29 Aprile 2024

Di Gaudio scaccia i fantasmi: l’Avellino batte il Foggia al 90°

avellino

Mettere alle spalle le quattro sconfitte consecutive e rilanciare le ambizioni playoff, questo è l’imperativo dell’Avellino. La truppa allenata da Rastelli è attesa da un Foggia in grande forma: i satanelli, infatti, nelle ultime dieci partite hanno raccolto 20 punti. Solo il Catanzaro, con 25 punti, ha fatto meglio. Rastelli si affida al 4-3-3 con Casarini e Mazzocco dal primo minuto in mediana, mentre in attacco Russo e Trotta supportano Marconi.

La cronaca:

La sfida inizia con ritmi alti e al primo affondo l’Avellino trova la via del gol: Ricciardi va via sulla destra e mette al centro una palla con la quale Marconi centra la traversa. Sulla ribattuta D’Angelo è il più lesto e di testa batte Thiam. I lupi sono padroni del campo e al 12′ l’estremo difensore pugliese è attento e intercetta il cross di Benedetti. Al 19′ è Tito a scoccare un mancino dalla lunga distanza: Thiam blocca il tentativo senza eccessivi problemi. L’Avellino poco dopo si propone sull’asse Russo-Marconi, il cui tiro si perde direttamente fuori. La reazione del Foggia è affidata alla debole conclusione di Iacoponi che non crea problemi a Pane. Al 37′ Marconi raccoglie un servizio dalle retrovie, entra in area, ma il suo tiro a incrociare è impreciso. L’ex Sudtirol si fa perdonare al 47′, quando capitalizza il cross di Mazzocco indirizzando la palla sul palo più lontano. All’intervallo gli irpini comandano meritatamente la partita per due reti a zero.

Ad inizio ripresa i pugliesi provano ad approcciare la partita con maggiore convinzione. Al 54′ i lupi minacciano Thiam con un corner calciato da Casarini che attraversa tutta l’area di rigore e si perde sul fondo. Al 59′ il Foggia rientra in partita: Peralta pesca Ogunseye che in girata beffa Pane. Il gol rinvigorisce i satanelli che poco dopo la mezz’ora saggiano i riflessi del numero 1 irpino con una conclusione dalla distanza di Petermann. La compagine rossonera continua a offendere, mentre l’Avellino fatica a reagire. Al 72′ è ancora Petermann a provarci con una conclusione dalla distanza che si spegne di un nulla a lato. Sessanta secondi più tardi e i pugliesi conquistano un calcio di rigore per fallo di Moretti su Iacoponi: dagli undici metri Ogunseye è freddo e ristabilisce l’equilibrio. La formazione di Rastelli torna a farsi vedere dalle parti di Thiam solo all’83’, la girata di Marconi però è fuori misura. All’86’ il tecnico dei lupi viene allontanato da Saia per proteste. Il Foggia è in fiducia e all’88’ è Benedetti a salvare l’Avellino sul tiro di Ogunseye. I lupi al 90′ hanno il sussulto decisivo: Marconi prolunga il corner di Tito e trova Di Gaudio che non lascia scampo all’estremo difensore pugliese. Non accade più nulla, l’Avellino conquista un successo di vitale importanza per il morale e per la classifica. Dopo un primo tempo gagliardo, nella ripresa i biancoverdi hanno sofferto tremendamente il Foggia per poi trovare il sussulto d’orgoglio che vale tre punti.

Il tabellino:

Avellino (4-3-3): Pane; Ricciardi, Moretti, Benedetti, Tito; D’Angelo (60′ Matera), Casarini, Mazzocco (75′ Maisto); Russo (92′ Aya), Marconi, Trotta (75′ Di Gaudio). All.: Rastelli.

Foggia (3-5-2):  Thiam; Rutjens, Kontek (60′ Leo), Di Pasquale; Garattoni (75′ Bjarkason), Frigerio (46′ Peralta), Petermann, Odjer (94′ Battimelli), Costa; Iacoponi (94′ Markic), Ogunseye. All.: Somma.

Arbitro: Saia di Palermo.

Ammoniti: Garattoni (F), Costa (F), D’Angelo (A), Ogunseye (F), Mazzocco (A), Di Gaudio (A).

Marcatori: 9′ D’Angelo (A), 45′+2 Marconi (A), 59′, 74′ Ogunseye (F), 90′ Di Gaudio (A)