26 Aprile 2024

Sfortuna, Covid e l’ex De Paoli: Cavese, la salvezza è ancora alla portata

cavese

Una brusca frenata che non deve abbattere. Una sconfitta pesante quella di Monopoli che non deve minare le certezze del gruppo. Perché la salvezza è ancora ampiamente alla portata e la Cavese ha dimostrato di saper esprimersi sotto pressione. C’è bisogno di una sterzata, l’ennesima di una stagione storta che può essere raddrizzata. Dimenticare, dunque, gli otto giorni recenti e le tre disfatte consecutive per ripartire e iniziare la scalata. Finché la matematica non condanna, gli Aquilotti possono risalire in graduatoria e provare ad inserirsi in una zona di comfort.

La sfortuna, i casi Covid-19, le numerose assenze. Componenti che hanno rallentato il passo dei blufoncé. A questi si somma il lampo dell’ex Andrea De Paoli che ha restituito un esito amaro a Salvatore Campilongo. Il gruppo biancoblù, rimasto ai piedi della classifica, è chiamato al riscatto già dal prossimo appuntamento in agenda. Allo stadio Simonetta Lamberti, infatti, arriva il Potenza in quello che assume i contorni di un vero e proprio scontro decisivo. D’altra parte, il tecnico spera di non perdere ulteriori pedine e di poter contare su un roster valido per sfidare i rossoblù.

Il calendario, però, non riserva un cammino semplice. Tuttavia, proprio in quest’ottica si colloca il paradosso della Cavese. I metelliani, come anticipato, hanno dimostrato di poter fronteggiare altresì avversari più organizzati. E di interpretare ottimamente la gara quando più sentita. È accaduto a Bisceglie lo scorso 28 ottobre, si è ripetuto a Catania e Teramo nel mese di dicembre. La conferma è giunta con il pari di Bari. Nonostante partissero con gli sfavori del pronostico, i blufoncé hanno sfoderato prestazioni di livello. Dunque, la spiaggia lucana potrebbe non essere così ultima.

Certo, il programma post-Potenza dice: Ternana, Foggia e Casertana in trasferta, Catanzaro e Catania tra le mura amiche. Un tour de force che vede la Cavese partire indietro nelle gerarchie. Pertanto gli Aquilotti dovranno dimostrare la tenacia e la grinta per risollevarsi. E per rispecchiare la dura pelle di una città che non si è mai arresa e che è sempre disposta a sostenere. Malgrado le difficoltà, gli uomini di Campilongo sono obbligati alla svolta. Quella definitiva.