14 Maggio 2024

Serie C – La Turris è matematicamente salva. Vittoria con vista playoff per il Giugliano. Cadono Avellino, Juve Stabia e Gelbison

Le squadre campane impegnate nel girone C di Serie C si apprestano a vivere gli ultimi 180 minuti della stagione regolare. L’Avellino, reduce da due sconfitte consecutive, ha bisogno di una vittoria ad Andria per continuare a sperare nei playoff. Spareggi promozione che sono l’obiettivo anche di Juve Stabia e Giugliano, impegnate rispettivamente contro Messina e Potenza. La Turris, contro la Viterbese, cerca gli ultimi punti per conquistare la salvezza senza passare per i playout. La Gelbison, ormai quasi matematicamente condannata agli spareggi per evitare la retrocessione, contro il Crotone deve cercare di limitare i danni al termine di una settimana molto difficile.

Fidelis Andria-Avellino 1-0

L’Avellino ad inizio partita rischia subito grosso: Costa Ferreira raccoglie una respinta della difesa irpina e fa partite un tiro che Tito riesce a neutralizzare. Al 13′ i lupi replicano con un’incornata di Tounkara che si spegne oltre la traversa. Al 25′ Di Gaudio va via sulla sinistra, ma il suo tiro è respinto da Savini, il pallone poi torna all’ex Chievo che calcia sul fondo. Trascorrono due minuti e la Fidelis Andria risponde con un destro di Costa Ferreira che non inquadra lo specchio della porta. Gli uomini di Rastelli si affacciano nuovamente in avanti al 40′: D’Angelo, appostato sul secondo palo, non riesce a impattare perfettamente la punizione calciata da Matera. Sul finire della prima frazione di gioco la Fidelis Andria si propone con Bolsius, il suo rasoterra tuttavia termina direttamente sul fondo.

I secondi quarantacinque minuti si aprono con l’Avellino in attacco: Dall’Oglio ci prova direttamente da calcio di punizione, ma Savini respinge senza problemi. Al 56′ Di Gaudio trova D’Angelo che di testa impensierisce l’estremo difensore locale. Al 69′ la Fidelis Andria mette paura all’Avellino con una punizione tagliata di Castellano che Ekuban non riesce a impattare. I lupi rispondono sull’asse Tito-Marconi, quest’ultimo di testa spedisce il pallone a un soffio dal palo alla destra di Savini. Al 75′ la Fidelis Andria passa: tiro al volo di Candellori, Dalmazi devia il pallone che carambola su Tito e diventa imparabile per Pane. La partita dell’Avellino si complica all’86’: D’Angelo entra da dietro su Ekuban e rimedia un evitabile cartellino rosso. L’Avellino perde ancora e, a una giornata dalla fine della stagione regolare, abbandona le speranze playoff.

Messina-Juve Stabia 1-0

Il primo squillo è della formazione locale: Perez dal limite lascia partire un destro che si perde sull’esterno della rete. Al 10′ è ancora il Messina a pungere con Balde che da posizione defilata impegna un attento Barosi. La Juve Stabia fatica a replicare e al 16′ gli isolani si affidano a Fiorani, il cui destro dai venti metri è respinto dall’estremo difensore gialloblù. Il primo vero squillo della Juve Stabia arriva al 21′: Rosa ci prova dalla distanza, ma Lewandowski in tuffo respinge. I ragazzi di Novellino crescono e al 27′ si propongono sull’asse Mignanelli-Zigoni, la cui inzuccata è preda dell’estremo difensore locale. Poco dopo la mezz’ora i siciliani si rendono insidiosi con Perez, la sua girata però termina sull’esterno della rete. Il primo tempo si chiude con i gialloblù in avanti. Al 43′ Zigoni prova a beffare Lewandowski sul suo palo, ma senza riuscirci.

Al 52′ il Messina trova la via del gol con Ferrini, abile a capitalizzare un cross proveniente dalla destra. Al 58′, al termine di un bel fraseggio tra Perez e Zuppel, il numero 9 giallorosso non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Sul ribaltamento di fronte Gerbo, sul più bello, viene murato da un difensore isolano. Al 68′ è nuovamente la compagine siciliana a farsi vedere con un mancino di Zuppel deviato da Barosi. Poco dopo i gialloblù di Novellino si propongono con Dell’Orfanello, sul cui traversone Zigoni non riesce a superare Lewandowski. Le vespe cercano il gol del pareggio, ma l’estremo difensore messinese neutralizza prima il tentativo di Ricci e poi di Silipo. Nel recupero, oltre a un tiro di Perez respinto da Barosi, da registrare l’espulsione tra le fila della Juve Stabia di Berardocco. Un ko che rallenta la Juve Stabia, impelagata nel gruppone di squadre che nell’ultima giornata si giocheranno gli ultimi posti per i playoff.

Turris-Viterbese 2-1

La partita della Turris inizia in salita. Al 2′ Fontana è costretto a fare a meno di Contessa per un problema muscolare e al 3′ la Viterbese passa: D’Uffizi, sugli sviluppi di calcio d’angolo, centra la traversa, Marotta poi è abile a ribadire la sfera in fondo al sacco. La Turris alza i ritmi e  va vicina al pareggio con la punizione di Giannone, deviata da Maniero, che scheggia la traversa. Al quarto d’ora di gioco è ancora la squadra corallina a farsi vedere, ma Bisogno salva i suoi sull’inzuccata di Frascatore. I campani chiudono i laziali nella propria metà campo e alla mezz’ora vanno vicini al gol con un tiro di Franco che lambisce l’incrocio dei pali. Al 39′ la Viterbese si affida a Barillà, la cui conclusione è deviata in corner da Fasolino. Due minuti più tardi, dopo un gol annullato a Ricci per offside, la Viterbese resta in dieci per la doppia ammonizione di Megalitis. Al 45′ la Turris agguanta il pareggio grazie al calcio di rigore realizzato da Maniero e assegnato per fallo di Bisogno su Ricci.

La ripresa inizia con la Turris che prova a sfruttare sin da subito il vantaggio numerico. Al 51′ Maldonado tenta la botta da fuori, Bisogno respinge e Nesta allontana definitivamente la minaccia. La Turris è padrona del campo e, dopo una rete annullata a Maniero per fallo, al 55′ passa con Frascatore: il numero 3 è lesto a sfruttare nel migliore dei modi l’assist di Rizzo. Trascorrono tre minuti e Maniero va ancora in gol, ma anche questa occasione la marcatura viene invalidata per evidente posizione di fuorigioco. Gli uomini di Fontana calano di intensità e al 69′, nonostante l’uomo in meno, la Viterbese sfiora il 2-2: Polidori su punizione mette alla prova un non impeccabile Fasolino,  la palla resta lì ma Devetak da zero metri colpisce incredibilmente il palo. Poco dopo è ancora Maldonado con una botta da fuori a impensierire Bisogno. Al 75′ Haoudi innesca Longo che non en approfitta per chiudere i giochi. Non accade più nulla, la Turris batte la Viterbese e conquista la matematica permanenza in Serie C.

Giugliano-Potenza 3-2 

La prima chance della sfida la crea il Giugliano: Poziello vede Sorrentino, Gasparini è attento e fa sua la sfera. Al 3′ il Potenza sblocca la partita con una gran conclusione di Volpe che non lascia scampo a Viscovo. I lucani, forti del vantaggio, continuano ad occupare la metà campo campana e con Caturano sfiorano in due circostanze il raddoppio. All’11 è nuovamente Volpe, questa volta di tacco, a saggiare i riflessi di un prezioso Viscovo. Il Giugliano fatica a reagire e al 17′ il Potenza cala il bis con Murano. Il Giugliano cerca di replicare con Salvemini, fermato in corner dalla difesa locale. Dal seguente calcio d’angolo Zullo, da posizione favorevole, trova la rete che riapre i conti. Dopo una chance per parte, al 35′ il Giugliano agguanta il pareggio con una rovesciata di Gladestony che non lascia scampo al portiere avversario. L’ultimo squillo è dei gialloblù, ma Gasparini in uscita ferma l’avanzata dei tigrotti.

Il secondo tempo si apre con un errore di Iglio che favorisce Cittadino, il cui tiro finisce abbondantemente fuori. Al 54′ il Potenza si affida a Talia, il suo destro tuttavia è respinto da Viscovo. All’ora di gioco il Giugliano ribalta il match: Oyewale trova sul secondo palo Rondinella, abile a gonfiare la rete. Il Giugliano può chiudere immediatamente i giochi, ma Gasparini salva su Salvemini e poi Sorrentino manca il tap-in vincente. I ragazzi di Di Napoli hanno diverse occasioni per calare il poker, ma negli ultimi metri risultano imprecisi. Nei minuti di recupero da segnalare l’espulsione di Salvemini e un’altra occasione sciupata da Piovaccari per fissare la partita sul 4-2. Con questa vittoria il Giugliano aggancia il Latina e balza in zona playoff.

Gelbison-Crotone 0-2

Il Crotone parte forte e al 7′ si fa vedere con D’Errico, il cui destro sorvola la traversa. I calabresi sono padroni del gioco e al quarto d’ora si propongono con Chiricò, ma il suo tentativo è impreciso e si spegne sul fondo. Al 17′ il Crotone passa: Tribuzzi dalla sinistra pesca Kargbo che in tuffo batte l’incolpevole D’Agostino. Lo spartito della partita non cambia, i pitagorici controllano i ritmi mentre i cilentani non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Dini. Alla mezz’ora la Gelbison sfrutta un errore della difesa calabrese, Papa recupera palla e chiama il portiere calabrese all’intervento in due tempi. Al 34′ il Crotone raddoppia: Chiricò parte palla al piede e dal limite dell’area scocca un tiro a giro che si insacca all’incrocio. Nel finale, dopo un gol annullato a Loreto, la Gelbison punge con De Sena: il numero 18 prova a sorprendere Dini, Papa arriva sulla ribattuta ma da buona posizione spreca tutto.

Al 52′ Vitale ci prova da calcio di punizione, la sfera però si perde di poco fuori. Tre giri di lancetta più tardi e i vallesi si rendono pericolosi con Tumminello, il quale anche a causa di un terreno di gioco in ottime condizioni non riesce a trovare spazio per concludere in porta. All’ora di gioco De Sena non riesce a sfruttare un errore di Cuomo: Dini, nella circostanza, si rivela decisivo. La Gelbison non molla e al 64′ è un cross di Nunziante a mettere paura al Crotone. I cilentani non riescono a creare pericoli e all’83’ è il crotonese Vitale a chiamare D’Agostino all’intervento in due tempi. All’88’  Cargnelutti verticalizza per Kyeremateng, il suo destro è respinto da un attento Dini. I cilentani continuano a sostare nell’area di rigore avversaria e successivamente conquistano un calcio di rigore con Kyeremateng: dagli undici metri Caccavallo sbaglia calciando sul fondo. Con questa sconfitta la Gelbison resta a quota 36 punti e dovrà disputare matematicamente i playout.