27 Aprile 2024

Avellino, Pazienza: “Valutiamo Patierno, Falbo è a pieno regime. Sull’alternanza Gori-Marconi, sui tanti infortuni e su Russo…”

Avellino pazienza

Michele Pazienza è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita tra il suo Avellino e la Virtus Francavilla. Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico biancoverde:

“Benedetti ha una lesione al collaterale e ne avrà per circa tre settimane. Non dovrebbe rientrare nessuno, eccetto Patierno. Stiamo facendo delle valutazioni, vogliamo vedere anche nell’allenamento di oggi come risponde il ragazzo. È in via di guarigione, bisogna capire quanto fastidio ha. Per quanto riguarda l’entusiasmo, è meglio avere questo tipo di problema per me da allenatore che altri. Chiaro è che la squadra deve essere consapevole che quest’entusiasmo va sicuramente nutrito attraverso le prestazioni e, di conseguenza, i risultati.

Gli esami non finiscono mai. Ogni partita è un banco di prova. Ripeto, dobbiamo imparare a vincere. Una volta ottenuto un successo, va goduto e vissuto, ma poi accantonarlo e pensare subito alla gara successiva. La partita con il Francavilla ha delle similitudini con quella disputata contro il Monterosi, sappiamo sarà difficile. Lo sapevamo anche con il Monterosi perché quelle difficoltà non ci hanno preso alla sprovvista. Quelle difficoltà bisogna viverle e affrontarle, come hanno fatto i ragazzi. Dobbiamo affrontare il Francavilla in maniera giusta, senza avere frenesia che potrebbe portarci a commettere errori ingenui.

Centrocampo? Siamo ben coperti, è la zona di campo dove abbiamo più giocatori a disposizione. Per quanto riguarda Falbo, è a pieno regime, sta bene e può scendere in campo anche dall’inizio. Mentalità? Va costruita partita dopo partita, non posso dire a che punto siamo. Dopo la partita contro il Catania posso dire che è stata messa una base importante, ora va costruito un qualcosa di solido e importante. Quello di domani dovrà essere il primo mattoncino.

Emergenza? La fortuna spesso fa riferimento agli episodi, nella partita di domenica ci sono andati bene ma mi riferisco solo a quella. Nelle gare precedenti faccio fatica a pensare questo perché i ragazzi ci hanno creduto fino all’ultimo e hanno creato situazioni pericolose, meritavano quel vantaggio e quella vittoria che hanno ottenuto nei minuti finali. Merito personale? Il merito che mi riconosco è di aver lavorato bene in passato, avendo quindi oggi la possibilità e la fortuna di lavorare in un grande club come questo. È un merito che mi riconosco ed estendo anche a tutti quelli che lavorano assieme a me, stanno facendo qualcosa di eccezionale.

Questa squadra è composta da giocatori con idee chiare su ciò che vogliono fare. Abbiamo cercato di distribuire un po’ le responsabilità che assumono i giocatori in una squadra e in una piazza così importante. Classifica? Raggiungere la vittoria nella partita di domani è il nostro obiettivo, potrebbe darci la spinta che cerchiamo, lavoriamo in settimana per questo. Non guardiamo la classifica ora, siamo troppi distanti dalla fine del campionato. Pensarci potrebbe farci male. Profondità? Avere tante scelte mi aiuta tantissimo. Nei primi giorni di lavoro la scelta fatta è stata quella di affidarci ai calciatori più esperti, è stata una decisione anche per avere il tempo di conoscere tutti i componenti della rosa. Ad oggi ancora non conosciamo bene tutti perché le indicazioni vere arrivano in partita, ma è un obiettivo che vogliamo raggiungere quanto prima.

Tanti infortuni? Nel calcio esistono la fortuna e lo sfortuna, ma se si vuole migliorare bisogna andare a capire e analizzare il motivo. Ci sono tanti fattori da considerare. Benedetti ha preso una botta, Patierno una contusione in un contrasto. Gli infortuni muscolari probabilmente sono causa di un adattamento a una metodologia di lavoro diversa. Ci è successo anche in passato. Serve un periodo di adattamento che può creare questi problemi fisici. Quando saremo tutti a pieno regime, credo e spero che avremo meno problemi.

Difesa? Tra i compiti di un allenatore è anche ottenere buone indicazioni da un’emergenza. Abbiamo scoperto un Armellino che dietro ci aiuta in fase di impostazione, un Cancellotti che si sente a suo agio in quella posizione. Situazioni di emergenza ora ci stanno dando dei vantaggi importanti. Ricciardi? Si è messo subito a disposizione, nelle prime uscite non ha avuto lo spazio di mostrare le sue capacità, ma è stato bravo a farsi trovare pronto quando chiamato in causa, così come altri compagni di squadra. Sa bene, come gli altri, che deve crescere, lavorare e migliorare affinché a fine anno sia un giocatore diverso.

Alternanza Gori-Marconi? Sono contento perché sono due giocatori danno un contributo importante. Hanno caratteristiche diverse e in base alle strategie facciamo delle scelte. L’obiettivo è portare tutta la squadra a questo livello ma siamo a buon punto, chi subentra riesce a dare un contributo importante. Patierno alternativa a Sgarbi? Ha caratteristiche diverse rispetto a Marconi. Si avvicina a Gori e Sgarbi, quando sarà a pieno regime sarà fondamentale.

La classifica dimostra i veri valori? Non ho guardato la classifica, non posso dare un giudizio. Preferisco dire la verità e cioé che non ho un’idea sulla classifica, vi spiego il motivo. Siamo circondati di complimenti ed elogi, che qualcosa ti tolgono perché siamo umani. Bisogna sforzarsi di restare concentrati sul lavoro, insistere sui dettagli e guardare l’aspetto mentale di ogni giocatore. Fare dei calcoli e guardare i valori toglierebbe energie alla squadra e non possiamo permetterlo.

Russo? Non vedo l’ora, contiamo di fargli fare qualche minuto in Coppa Italia. Sta dando il massimo, si sta impegnando. Ha risposto bene perché anche nei contrasti e nei duelli non ha paura, si sente sicuro e tranquillo. Bisognerà portarlo in condizione fisica, ma ci vorrà tempo. Varela? È un giocatore generoso, si mette a disposizione della squadra e ha voglia di vincere. È un ragazzo ambizioso e io ne sto approfittando. Cerco di utilizzare tutte le sue capacità. Al di là delle qualità tecniche, ha caratteristiche aerobiche importanti e può fare entrambi le fasi con la stessa intensità. Sto cercando di metterlo in condizione di dare il meglio e ci sta riuscendo benissimo. A Catania ha fatto molto bene, nelle precedenti si era un po’ smarrito, ora va cercata la continuità”.