3 Maggio 2024

De Sanctis: “Non siamo inferiori alle altre in lotta per la salvezza, ecco cosa non rifarei. Su Sousa, Dia e Iervolino…”

de sanctis, salernitana

Morgan De Sanctis, direttore sportivo della Salernitana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Diversi argomenti trattati dal dirigente granata, queste alcune sue parole:

“La Salernitana ha un organico per nulla inferiore alle quattro-cinque squadre che con noi si giocheranno la salvezza. Ci sono diciotto calciatori della passata stagione, quella dei 42 punti. Un campionato fantastico: lo sanno anche i ragazzi, tutti quelli che c’erano e che ci sono, di cosa furono capaci nelle ultime sedici giornate, quelle dopo il cambio della guida tecnica. Noi rivogliamo quella Salernitana, che ha perso Vilhena e Piatek ma non mi sembra che questo basti, con il rispetto che ho per due calciatori e due uomini che ci hanno dato tanto, a giustificare la metamorfosi. Ad agosto sono arrivati ragazzi di prospettiva, Ikwuemesi, Martegani, Legowski, Tchaouna, che ce la stanno mettendo tutta e migliorano costantemente.

Cosa non rifarei? Sottovalutare la voglia d’andar via di qualcuno. Paulo Sousa? Era tutto lecito ma, come ha sostenuto il presidente Iervolino, in quel momento il rapporto con Sousa è diventato un amore viziato e ha prodotto scompensi. Pensai che si potesse ricostruire una storia, ma quel meccanismo virtuoso era saltato. La conferma sta nei tre punti in otto gare tutto sommato agevoli, negli infortuni e nelle conferenze avvelenate che hanno reso complicata anche la gestione ambientale.

Errore la non cessione di Dia? Ora pare di sì, anzi dirò, ci sta anche che qualcuno aggiunga: perché acquistarlo? Ma è stato il nostro centravanti principe, sedici gol alle spalle di Osimhen e Lautaro Martinez. Poi all’ultimo giorno di mercato, quando pur volendo non avremmo potuto far nulla per sostituirlo, spunta un’offerta irricevibile ed offensiva dall’Inghilterra per averlo in prestito: cosa avrebbero detto di noi, o anche solo di me, se avessi compiuto quell’operazione?

Iervolino? Chi potrebbe essere felice di un ultimo posto in classifica? Però mi tengo caro questo rapporto con un manager moderno che trasmette concetti utili pure in futuro. Lui come me sa che possiamo farcela. Città disorientata? I tifosi riflettano. La Salernitana viveva questo disagio anche nel dicembre del trust. Iervolino è intervenuto in maniera decisa e massiccia, nel biennio abbiamo costruito attraverso idee e investimenti. Ora è complicata, nessuno lo nega, ma siamo a due punti da Cagliari e Verona, a tre dall’Empoli, a quattro dall’Udinese. Non possiamo dimenticare la nostra dimensione: tutelare di stagione in stagione il patrimonio della Serie A”.