13 Maggio 2024

Salernitana, la tifoseria ricorda il 24 maggio 1999!

direttivo salerno, salernitana

24 maggio 1999 – 24 maggio 2021. 22 anni dopo e una ferita che continua a sanguinare. I piccoli angeli Vincenzo e Ciro, i giovani eroi Giuseppe e Simone. Strappati alla vita per inseguire un sogno. Per non lasciare l’amata Salernitana nella giornata più importante. E mentre la Bersagliera retrocedeva in quel di Piacenza, il treno numero 1681 – con a bordo 1500 tifosi granata dislocati in 16 carrozze – conosceva l’inferno.

Salerno e la Salernitana, quella notte, persero quattro figli della città. E il pubblico granata, unito sotto il nome del Direttivo Salerno, ci ha tenuto a ricordare e omaggiare Vincenzo Lioi, Ciro Alfieri, Giuseppe Diodato e Simone Vitale. Uno striscione illuminato è apparso davanti allo stadio Arechi, fiori sono stati depositati alla stazione ferroviaria: “24 maggio 1999: quel tragico ritorno in città, una ferita ancora aperta che mai si sanerà… A voi dedichiamo questa Serie A! Ciro, Enzo, Peppe e Simone, i vostri nomi incisi nell’eternità!”.

Il Direttivo Salerno, inoltre, ha pubblicato un lungo e commovente pensiero: “C’è un filo che lega cose apparentemente lontane. Alcuni le chiamano coincidenze, ma è un filo invisibile che lega ricordi ed emozioni. Emozioni, soffocate, dolorose che vorresti lasciare andare, liberare, come un vento impetuoso che tutto porta via. Ripensi, con la mente ritorni e vorresti urlare contro il vento… non doveva andare così quell’anno, non doveva andare così quel giorno. Forse doveva andar così. Non servono le parole. Silenzio. Batte il cuore. Lo stavamo aspettando quel treno, su quella banchina dove tutti eravamo fermi e immobili a 22 anni fa, ad un treno che da quel maledetto tunnel doveva uscire. Vi abbiamo visto e per la prima volta non era fuoco assassino la luce che abbiamo scorto. Vi abbiamo visto come doveva essere e non fu, vi abbiamo visto cantare ebbri di felicità e con le bandiere sventolanti dai finestrini e le sciarpe al collo. E insieme a voi i tanti che non sono più al nostro fianco. E in un attimo immaginato adulti, uomini, padri vivere una vita che dovevate vivere e con una squadra da sostenere come geneticamente impresso in chi vive la nostra terra. Vi abbiamo chiamato per nome tra la folla festante. Ciro, Peppe, Simone, Vincenzo e come d’incanto si sono voltati tutti… perché negli occhi e nel profondo di tutti eravate e restate lì e per sempre. Sono lacrime il vostro ricordo, e come un attimo o l’eternità sono sempre tempo, dolore e gioia sono sempre lacrime. Nulla vale più di una vita, nulla può lenire quel dolore così atroce. Quel giorno, quella tragedia sarà difficile da cancellare impossibile da dimenticare. Oggi più di sempre e per sempre, non vi dimenticheremo”.

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Stadio Arechi – Salernitana