Paganese, Di Napoli: “Ci siamo preparati, vogliamo la salvezza”
Sfida di ritorno tra Paganese e Bisceglie per quanto concerne il playout del Girone C. I pugliesi, forti della vittoria dell’andata, cercano la salvezza ai danni degli azzurrostellati. La formazione di Raffaele Di Napoli, tuttavia, è pronta per i novanta minuti decisivi per la permanenza in terza serie. Il tecnico, intervenuto in conferenza stampa, ha presentato la partita: “Ci siamo preparati come sempre, sappiamo che è la finale. Dal punto di vista emotivo sappiamo che dobbiamo vincere, dobbiamo essere intelligenti e capire che davanti abbiamo una squadra che rispettiamo. Siamo consapevoli di poter fare una buona prestazione e sarà una buona Paganese. Uomini a disposizione? Tutti disponibili, tutti pronti per questa partita. Voglio una squadra che ha il sangue negli occhi, che ha fame e desiderio di portare a termine questa stagione con la salvezza. Ho visto un gruppo che vuole affrontare subito la gara”.
Sul Bisceglie: “È come noi, se gioca i playout significa che ha qualche punto debole. Cercheremo di fare la partita come abbiamo sempre cercato di fare, dobbiamo lavorare più sul dettaglio. Voglio vedere la determinazione della mia squadra. Sirignano? Sta bene, come tutta la squadra. Abbiamo rivisto la partita, avevo le idee di chiare. Non sono convinto di un brutto approccio alla gara, le prime azioni le abbiamo create noi. Abbiamo concesso degli errori che hanno portato ai loro gol. Abbiamo capito cosa abbiamo sbagliato, sono sicuro che alla mia squadra basterà quel pizzico in più per poter regalare una soddisfazione ai tifosi”.
Sulla tenuta mentale, Di Napoli ha concluso: “Non c’era bisogno di caricare la squadra, sanno dell’importanza della gara e abbiamo affrontato la settimana in maniera serena. Dobbiamo mettere in pratica quello che abbiamo dentro, a livello fisico, mentale e tecnico. Siamo una squadra che se ha un obiettivo ben preciso, cerca di portarlo al termine. Non ho bisogno di lavorare su nulla con i ragazzi, sanno di dover migliorare e curare soltanto il particolare”.
