19 Maggio 2024

L’Avellino è corsaro a Catanzaro: i Top&Flop dei biancoverdi

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Fonte Foto: US Avellino 1912

Un test superato a pieni voti. L’Avellino di Piero Braglia sbanca il rettangolo verde del Catanzaro e torna in Campania con l’intera posta in palio. Una striscia di risultati ormai da big del torneo per gli irpini che si stanno consolidando in vetta e tengono a distanza, seppur di una sola lunghezza, il Bari vittorioso a Castellammare. Quinta vittoria di fila per i Lupi, la nona negli ultimi undici incontri dove i biancoverdi hanno conquistato anche due pareggi per un totale di undici risultati utili consecutivi.

Top

Pane – La solidità di un gruppo s’intravede dalla prestazione maiuscola dell’estremo difensore. Il dodicesimo in lista, chiamato all’improvviso per far fronte all’infortunio di Forte nel riscaldamento, non si fa trovare impreparato. È gigantesco su Garufo ad avvio ripresa, evita il pareggio di Curiale con una parata miracolosa. Attento nelle uscite, i guantoni del guardiano dell’Avellino sono preziosi per l’hurrà finale.

Illanes – Un muro invalicabile, difficilmente superabile e vero tormento per gli attaccanti calabresi. Se gli esperti vengono meno, c’è l’ex Fiorentina che – malgrado la giovane età – riesce ad annullare completamente gli avversari. Un innesto mirato durante la finestra invernale di calciomercato, il centrale ha portato muscoli e mentalità al reparto arretrato.

De Francesco – È il faro della manovra, dai suoi piedi passano il maggior numero di palloni giocabili sulle corsie o in verticalizzazione. Si muove tra il reparto centrale e la trequarti, facendo squillare continuamente le sirene d’allarme tra i padroni di casa. Dai suoi piedi si scatena l’azione che porta al gol. Il metronomo biancoverde è tra i migliori interpreti al Ceravolo.

Bernardotto – Vince il ballottaggio, si prende la maglia da titolare e non delude. Con qualità e quantità mette in affanno il pacchetto difensivo del Catanzaro. Approfitta dell’assist di Ciancio, colpisce nel momento giusto e consente alla squadra di sbloccare il risultato. Un gol che vale tre punti e (probabilmente) qualcosa in più. È l’asso nella manica in trasferta.

Flop

Miceli – Un solo flop tra i volti dell’Avellino nella trasferta calabrese. È quello del capitano che argina bene le offensive delle Aquile e di Curiale in particolar modo. La ripresa è sottotono e rischia di sporcare la performance dell’undici con un cartellino rosso (doppia ammonizione, ndr) a pochi minuti dal termine. Ingenuità da non ripetere.

Fonte Foto: US Avellino 1912