2 Maggio 2024

Juve Stabia condannata da Tonucci: la legge dell’ex non perdona

tonucci

tonucci

Seconda sconfitta in campionato per la Juve Stabia, uscita dalla trasferta siciliana con una buona prestazione ma senza ottenere punti. La rete che ha regalato la vittoria al Catania è stata firmata dall’ex difensore giallonero Denis Tonucci e nel calcio, si sa, la legge dell’ex non perdona quasi mai.

L’esperienza di Tonucci a Castellammare di Stabia è durata soltanto un anno e si è conclusa con l’amara retrocessione in Serie C. Arrivato nell’estate del 2019 dal Foggia, ad eccezione di un periodo in cui è stato fuori per problemi fisici, l’apporto del classe ’88 con la maglia delle vespe è stato discreto. Diciannove presenze, due gol e prestazioni di spessore non sono valse alla Juve Stabia la possibilità di centrare la salvezza.

La retrocessione in terza serie, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni sul club ed ha segnato anche il destino di Tonucci, ormai fuori dai parametri economici societari. Problematica ammessa dallo stesso ds Ghinassi: “Forte, Troest e Tonucci sono calciatori che terrei tutta la vita, ma è irrealistico per i nostri parametri economici. Ci sono entrate di Lega che sono venuti a mancare con la retrocessione, così come alcuni contratti erano rimodulati in caso di retrocessione, altri no. Ma questa non è colpa dei ragazzi. E l’azienda deve andare avanti. Al momento tra Forte, Troest e Tonucci abbiamo almeno 400mila euro netti di ingaggio bloccati. Ciò al momento ci rallenta sul mercato”.

Il passaggio al Catania, dunque, è stato necessario per salvaguardare l’economie della società e per lo stesso calciatore l’esperienza catanese potrebbe rivelarsi affascinante. L’obiettivo dei rossoblu è quello della promozione in Serie B, anche se la presenza di club blasonati come Avellino, Bari, Palermo, Ternana, Catanzaro, ha innalzato ulteriormente il livello del campionato. Tonucci, comunque, è pronto a dire la sua e a dare il suo importante contributo per centrare l’obiettivo. Alla Juve Stabia, dal canto suo, resta l’amarezza di aver perso una pedina importante, ma la consapevolezza di poter ritagliarsi un ruolo da ‘mina vagante’ all’interno del torneo seguendo le indicazioni di mister Padalino.