26 Maggio 2024

Fontana: “Zeman icona del calcio italiano, racconto un aneddoto. Giannone e Leonetti? Ecco come stanno”

Fontana turris

La Turris va a caccia di punti salvezza, ma sul cammino dei Corallini c’è la tappa di Pescara. Gaetano Fontana, allenatore biancorosso, ha così parlato in conferenza stampa:

“L’ultima partita che abbiamo affrontato è stata importante perché stiamo cercando di tenere accesa la fiammella della speranza. Era importante trovare l’obiettivo e vincere, dal punto di vista tecnico non è stata una partita alla pari con quella giocata a Latina. Erano due partite completamente diverse, averla vinta così, con pazienza e lavorando fino all’ultimo, è un segno di maturità da parte dei ragazzi. Gliel’ho riconosciuto. Gli impegni impongono di restare con la testa bassa per proseguire a pedalare. C’è da continuare a credere in quello che stiamo facendo e da mettere insieme i tanti pezzi che abbiamo a disposizione. Bisogna essere consapevoli di quello che si fa, la classifica e il momento del campionato ci impongono di pedalare forte.

Ho vissuto l’era in cui Zeman ha avuto un forte impatto nel calcio italiano, credo che sia stato il primo insieme a Sacchi a dare uno scossone al cambiamento. È un’icona da seguire, da ammirare e da venerare. Vi racconto questo piccolo aneddoto, successo poco tempo fa in occasione delle panchine d’oro: ero seduto tra Baldini e Zeman. Non ho avuto il coraggio di rivolgere la parola perché per me ripeto che è un’icona, ha portato innovazione, metodologia e mentalità. È andato avanti con la forza dei suoi valori, combattendo contro tutti anche con il rischio di vincere meno titoli. Ha portato avanti la sua identità, per me questi sono personaggi da studiare e cercare di imparare. Dobbiamo essere grati a Zeman, ha illuminato su nuove tematiche che stanno caratterizzando il calcio attuale.

State notando che devo necessariamente fare delle valutazioni perché la squadra ha vissuto un momento in cui ci siamo dovuti rigenerare dal punto di vista fisico. Senza nulla togliere a chi mi ha preceduto, ma ci sono stati dei problemi oggettivi da parte dei ragazzi che si trascinavano degli infortuni anche di lunga degenza. Nell’ottica di questo ciclo di tre partite che sta per terminare, devo ponderare quello che i ragazzi hanno prodotto. Metterò in campo la migliore formazione possibile.

Giannone? Passa in secondo piano lo sforzo del gruppo, tutti vogliono esserci. Il fatto che si rendano disponibili per me è un grande successo e segno di grande attaccamento. Giannone è un giocatore importante, le qualità sono note a tutti. Qualsiasi tipo di allenatore, in questa categoria, abbia apprezzato tanto Giannone e lo vorrebbe alle proprie dipendenze. È da considerare il suo stato di forma che non è ottimale, ma sta facendo tanto: lavorare con quel fastidio tutti i giorni, vuol dire che c’è grande volontà. Non possiamo pretendere molto di più rispetto a quello che sta dando oggi, ma in questo momento è importante che dia il suo 100%. È uno dei capitani, dei più grandi: ha già inciso qui, avrà modo di continuare a fare il suo lavoro al meglio fino alla fine del campionato. Leonetti? Stesso discorso, stava recuperando da questo fastidio alla caviglia e l’ho utilizzato parzialmente nell’ultima gara perché per sette/otto giorni non l’ho mai visto perché non riusciva a mettere il piede a terra. Ha lavorato in maniera differenziato, negli ultimi giorni siamo riusciti a recuperarlo. Visti gli impegni imminenti, abbiamo deciso di utilizzarlo così. Oggi vedremo se il minutaggio potrà essere più cospicuo”.