29 Aprile 2024

E delirio fu…

napoli

Il caos creato ad arte per la mancata partenza del Napoli in direzione Torino, è il lampante esempio di un’Italia culturalmente arretrata. Mettendo da parte l’offuscata mente di una parte di tifosi, è preoccupante l’incapacità di colleghi giornalisti di analizzare gli eventi con imparzialità.

Regolamento

Secondo il protocollo della FIGC, in caso di positività, per gli spostamenti si deve far riferimento alla propria Asl di competenza. È l’Asl di competenza, dunque, a dover concedere l’autorizzazione ed eventualmente, una volta negata, decidere se mettere la squadra in isolamento fiduciario presso le rispettive abitazioni o in una struttura alberghiera. Più comunicazioni di Asl e Regione Campania vanno in un’unica direzione, ovvero impedire ai giocatori partenopei, entrati in contatto stretto con i positivi, di abbandonare i propri domicili e di uscire dai confini italiani per le nazionali. Partendo, dunque, il Napoli avrebbe compiuto un illecito penale.

In poche ore è diventato il quesito più importante dell’esistenza umana, tanto da oscurare gli interrogativi dei più grandi filosofi della storia. La risposta è scontata e banale: il Napoli ha giocato domenica scorsa contro il Genoa, club che ad oggi registra 22 contagi tra calciatori e staff. Cosa che non ha fatto il Milan, né la Salernitana, anch’essa rientrata tra i quesiti esistenziali. Il club granata, infatti, ha segnalato un solo caso di positività al Covid-19 di un tesserato che non ha mai avuto, fortunatamente, contatti con i compagni perché fuori rosa e che oltretutto è risultato negativo il giorno dopo. Cosa che, purtroppo, non è capitata agli azzurri.

Complotti

Le domande esistenziali, però, non sono state le uniche a trovare terreno fertile in questo marasma. Le teorie complottistiche portate avanti da alcuni giornalisti sono ignobili. Si legge di accordi tra Aurelio De Laurentiis e il governatore della Campania De Luca, di un Napoli che abbia cercato di aggirare le norme per recuperare Insigne, Elmas e Zielinski. In realtà il Napoli avrebbe avuto una marea di vantaggi nel disputare la partita di stasera. La tanto esaltata Pirlolandia è ancora allo stadio iniziale ed è in balia di esperimenti non effettuati in un precampionato che la Juventus non ha potuto disputare come avrebbe voluto. Senza tralasciare che, in caso di partita rinviata, la Juve recupererebbe pedine importanti come Dybala, ancora non al 100%, e Alex Sandro.

La professione di giornalista dovrebbe essere concepita come un servizio di onestà intellettuale nei confronti dei lettori e non come un mezzo per dare sfogo alle proprie insoddisfazioni. Chissà se nel resto d’Italia lo capiranno…