26 Aprile 2024

Da Durmisi a Pajac, situazione ferma: Salernitana, la corsia mancina è lo specchio dell’immobilismo societario

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Una sonora, schiacciante e salutare sconfitta che riporta alla luce le gravi defezioni della Salernitana. Empoli come possibile spartiacque della stagione per valutare – questa volta in maniera definitiva – le intenzioni della società. Una disfatta di quelle che rispolverano malumori sopiti dopo una prima parte di annata al di sopra delle aspettative. Poi, i due crolli con Monza e Pordenone antecedenti alla pausa dove la proprietà avrebbe dovuto muoversi. Per potenziare l’organico nei vari reparti e regalare a Fabrizio Castori le pedine utili per mantenere il contatto con la parte alta della graduatoria.

Al contrario, con l’innesto del solo Mamadou Coulibaly, il Cavalluccio si è presentato allo stadio Castellani ed è incappato in un tracollo generale. A preoccupare, oltre allo stato fisico e alle mancanze nel gruppo, è la solidità mentale di Djuric e compagni che dovranno farsi trovare pronti al prossimo appuntamento in campionato contro il Pescara. Nel contempo, l’immobilismo in entrata resta l’unica costante della Bersagliera in sede di mercato. Ci si riduce, come accaduto in estate e nelle finestre precedenti, di attendere gli ultimi giorni per attingere dalla casa-madre. Eppure, le trattative di questo gennaio trovano intoppi anche nell’asse consolidato con la Lazio.

Lo specchio della passività di questi giorni è la corsia mancina. Uno solo elemento a disposizione del tecnico di San Severino Marche. Walter Lopez. Grinta, impegno e dedizione da parte dell’uruguagio per la casacca. Tuttavia, ciò può non bastare. Perché per le ambizioni di promozione – o quantomeno di lotta per le posizioni nobili – serve altresì la tecnica e la qualità. E l’out sinistro, in questo momento, è spoglio di tutto questo. La dirigenza granata ha individuato alcuni profili ma non riesce a portare al termine il lavoro in ingresso. Di conseguenza, si è creata una situazione di stallo.

Errore già commesso a monte durante la sessione estiva e sul cambio lampo di Curcio per Baraye. La questione, in quella particolare circostanza, era dovuta alla lista over. Con l’addio del senegalese, la Salernitana si è messa sulle tracce di Riza Durmisi e Marko Pajac. Il primo ormai fuori dal progetto biancoceleste di Inzaghi e alla ricerca di una nuova sistemazione, il secondo – in una analoga condizione – deciso a ripartire dopo la mancata chance a Cagliari. Per entrambi, però, le trattative sono ferme. Almeno al momento. Il danese sta riflettendo sul possibile declassamento di categoria, per il croato la vicenda ingaggio e la chiave economica stanno frenando il suo arrivo.

Nel contempo, Betis Siviglia e Nizza per il laziale e club francesi per il cagliaritano si sono messi sulle tracce dei papabili obiettivi del Cavalluccio. Un contesto che, a due settimane dal termine, non vede ancora risvolti. E Castori, senza un ventaglio di scelte, dovrà optare per interpreti obbligati. Il tempo scorre e la Salernitana è ancorata alla consueta inattività sul mercato.