2 Maggio 2024

Casertana, dalla salvezza alla griglia playoff: i rossoblù pensano da grande

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Un’impresa da non sottovalutare. Quella del Ceravolo che si tinge di rossoblù. La Casertana vince, convince e strappa tre punti pesantissimi in ottica classifica. A Catanzaro si abbatte il ciclone dei Falchetti che, seppur in difficoltà nella frazione iniziale, hanno disputato una ripresa all’altezza delle grandi. Un tris ai favoritissimi giallorossi e padroni di casa, un bottino conquistato che allontana ulteriormente la squadra campana dalla zona calda. La salvezza, infatti, è a un passo ma la domanda sorge spontanea: questo gruppo può lottare per qualcosa di più importante? Una risposta non è complicata da trovare, l’organico di Federico Guidi ha dimostrato qualità importanti. Eppure, la straordinaria rinascita del gruppo è da ricercare in un giusto mix.

L’operato societario

Il sodalizio rossoblù ha palesato una maturità invidiabile all’intera categoria. Non abbattendosi alle prime avversità e a un campionato nato storto, il management casertano ha riposto la massima fiducia nel lavoro dello staff tecnico e degli interpreti sul manto erboso. Nessun cambio per la panchina di Guidi apparsa più volte traballante e nessuna rivoluzione nella rosa col sopraggiungere della sessione invernale di mercato. Accorgimenti, puntellamenti e rinforzi utili alla causa per la risalita in classifica dei Falchetti. L’operato del presidente Giuseppe D’Agostino sta generando benefici e i risultati che si stanno sommando sono frutto di una visione ampia del club. Un volto totalmente diverso rispetto a qualche mese fa che trova meriti altresì nelle decisioni ponderate e mai troppo affrettate del patron e della dirigenza.

Le idee del mister

Il calcio in verticale è un altro ingrediente che sta consentendo alla Casertana di scalare la graduatoria. Il gruppo-squadra ha impiegato un po’ di tempo prima di assorbire l’idea di calcio dell’allenatore. Un concetto assimilabile, bensì non a breve termine. Le prestazioni recenti, d’altro canto, stanno mostrando le caratteristiche di una formazione che punta alla costruzione dal basso senza aver timori della pressione avversaria. Mantenendo il possesso prolungato o attendendo per colpire in contropiede. Indipendentemente dal fattore casalingo o dalle prove in trasferta. I rossoblù, col massimo rispetto e con la consapevolezza della forza avversarie, riescono ad essere camaleontici. A leggere i diversi spartiti tattici, a comportarsi in base alle conseguenze che si sviluppano sul manto erboso. L’elaborazione teorica, finalmente tradotta in pratica, di mister Guidi sta permettendo al team di poter affrontare qualsiasi ostacolo.

L’exploit dei singoli

Ultimi, non per importanza, i singoli. Un progressivo exploit da parte degli elementi a disposizione. Ognuno meriterebbe una considerazione e un accenno sul miglioramento tecnico/tattico. Tuttavia, ci soffermeremo su tre calciatori cardini, uno per reparto. Il bomber inaspettato, direttamente dalla difesa: Luigi Carillo. Anche al Ceravolo, nella monstre performance di sacrificio e di rimessa, il centrale della Casertana ha lasciato la sua impronta. Il capitano, con il colpo di testa vincente, è salito a quota cinque marcature nel torneo di terza serie. Solidità nel reparto difensivo e propensione al gol, il classe 1996 è il leader in campo. Spazio poi a Simone Icardi, arrivato dalla cadetteria e con caratteristiche assolutamente necessarie per un percorso da protagonista in Serie C. Lottatore in mediana, il ventiquattrenne di Roma sta abbinando qualità e quantità alla doppia fase. E, infine, il giocatore tanto ricercato dal Catanzaro ma rimasto a Caserta per completare il lavoro: Luigi Cuppone. Poco visibile nella sfida sul suolo calabrese, l’attaccante è finora reduce da una stagione incredibile. Otto reti in venti presenze, mai così bene in carriera. Il nuovo Re della Reggia che sta attirando l’attenzione delle big delle categorie superiori a caccia di nuove leve dalla terza competizione professionistica.