Benevento, c’è da sfatare il tabù Crotone: Strega vittoriosa solo due volte

Dimenticare l’Atalanta e ripartire. Perché il prossimo impegno in agenda potrebbe risultare già decisivo per il Benevento. Trasferta di Crotone in quello che assume la forma di un vero e proprio scontro salvezza. Un match point che la squadra di Inzaghi non può lasciarsi sfuggire. Vincere e ottenere i tre punti significherebbe allontanarsi sensibilmente dalla zona retrocessione e mettere in ghiaccio parte della permanenza in massima serie. Dunque, allo stadio Scida servirà una partita di grande dedizione e carattere per portare in Campania l’intera posta in gioco.

D’altro canto, la Strega affronta un tabù. Oltre agli avversari, dunque, sarà necessario sfatare l’inviolabile. Perché in 22 occasioni in terra calabrese, con l’aggiunta dell’appuntamento sul neutro di Lecce nel 1998, la squadra giallorossa ha raccolto soltanto due vittorie. Sono 17, al contrario, le affermazioni dei rossoblù e 4 appena i pareggi maturati tra le mura amiche degli Squali. Per un totale di 36 reti messe a segno dai pitagorici contro le 12 marcature realizzate dal Benevento.

Un rendimento assolutamente negativo che dovrà essere invertito dalla prossima gara allo Scida. Il primo confronto è lontano più di 70 anni. Correva la stagione 1948/49 e il Crotone s’imponeva di misura nel torneo di Serie C. La terza serie ha ospitato la maggior parte degli incroci tra le due formazioni, il primo successo campano è del marzo 1976 per 1-2. Il secondo hurrà è ancora nella terza divisione italiana con lo 0-2 dell’ottobre 1977. L’ultimo pareggio coincide, invece, con il recente testa a testa tra le due in C: 1-1 nel giugno del 2009 nella finale dei playoff, in rete Calil e Clemente.

Benevento e Crotone si sono ritrovate nel decennio appena conclusosi in cadetteria per ben due volte. Un 1-0 nel maggio del 2019 e un 3-0 nel luglio del 2020 sono di marca rossoblù. Spicca, inoltre, la partita disputata in massima serie valida per la sesta giornata del campionato e terminata per 2-0 in favore dei calabresi: firme di Mandragora e Rohdén.