17 Maggio 2024

Avellino-Turris 2-2: l’Avellino si butta via, rimonta corallina nel recupero

Avellino-Turris

Avellino-Turris 2-2 (26′ Santaniello, 73′ Tito, 84′ Persano, 92′ Romano)

Era stato l’uomo-copertina del trionfo nel derby domenicale, stasera l’Avellino probabilmente sarà tentato di chiedergli i danni: il suicidio perfetto dei biancoverdi nel recupero dell’altro derby, quello con la Turris (ripreso dalla sospensione del 9′ del primo tempo), è firmato dall’inspiegabile stupidaggine di Riccardo Maniero. L’attaccante, subentrato nella ripresa, pensa bene di obnubilare la mente e più di un decennio di onorata esperienza tra i professionisti facendosi espellere per una manata a palla lontana ai danni di Lorenzini a meno di un quarto d’ora del termine. L’Avellino, in vantaggio 2-0 a quel punto, perde da lì la bussola e arretra all’estremo permettendo la risalita della Turris suggellata dal pari di Romano nel maxi-recupero (6 minuti!) concesso da Longo. Encomiabile, in ogni caso, lo spirito dei corallini di Fabiano, che non hanno mai tirato i remi in barca dopo il 2-0 e nel finale hanno scartato il cadeau gentilmente offerto dalla squadra di Braglia.

La bravata di Maniero ha reso improvvisamente complicata per l’Avellino una partita non memorabile dal punto di vista del gioco, ma in cui gli irpini erano cresciuti alla distanza dopo un avvio nel quale gli ospiti si erano fatti preferire per iniziativa, e che si era messa in discesa dopo il doppio vantaggio. La Turris è partita senza alcun timore reverenziale, rendendosi pericolosa prima con Giannone (su erroraccio di Dossena), che spreca clamorosamente, e poi con Pandolfi (tra i migliori degli ospiti) che non inquadra la porta da posizione piuttosto favorevole.

Il proverbiale cinismo dell’Avellino, schierato per la prima volta in stagione con la difesa a quattro, non può perdonare una simile sequela di sprechi e al 26′ la squadra di Braglia esibisce una volta di più la sua spietata concretezza. Bernardotto serve D’Angelo che centra il palo, si avventa Santaniello per il tap-in che vale il secondo gol stagionale per l’attaccante e l’1-0 per i padroni di casa.

La rete mina la spavalderia della Turris, che si lascia gradualmente avvolgere dai ritmi bassi ma costanti che l’Avellino impone alla gara. La squadra di Braglia mostra una veste attendista, puntando al recupero palla e alle ripartenze mortifere. Ad impressionare su tutti è ancora D’Angelo, le cui incursioni sconquassano verticalmente la difesa ospite. Sul piano quantitativo è altrettanto notevole il lavoro di Aloi (respinto da Abagnale un suo siluro in chiusura di primo tempo), che recupera una quantità gigantesca di palloni. In attacco Santaniello si dimostra in grado di fare reparto da solo, mettendo sistematicamente in soggezione la retroguardia corallina con i suoi strappi in contropiede. E la Turris? Poca roba. Tanto possesso orizzontale, ma pochi sbocchi e zero idee per scardinare le due linee difensive degli irpini.

La ripresa si apre con un cambio forzato per l’Avellino, che perde Forte dopo uno scontro di gioco: il portiere è rimpiazzato dal secondo Pane. I biancoverdi gestiscono con tranquillità i ritmi della partita. Poi trovano rocambolescamente il raddoppio al 28′: Tito, ottima anche la sua prova, calcia dal limite e trova la gamba di Rainone che sporca la traiettoria del pallone, rendendola incontrollabile per Abagnale.

Poi la follia di Maniero autorizza la Turris, fin lì derelitta, a sperare. L’Avellino, improvvisamente in sofferenza, ripiega, ma Persano accorcia a 5′ dalla fine con un preciso colpo di testa, ben imbeccato dal cross dell’ex Da Dalt. Braglia striglia i suoi, che nonostante il gol subito non danno l’impressione di perdere la testa. L’imprevedibile, tuttavia, si materializza nel secondo dei sei minuti di recupero concessi da Longo, prendendo la forma dell’uscita a vuoto di Pane sul corner calciato da Sandomenico: Romano ringrazia e firma il pari, impensabile fino ad appena dieci minuti prima. L’Avellino resta imbattuto, ma si mangia le mani: l’aquilone della vetta, che pareva ormai solo da raccogliere, sfugge sul più bello, ricacciato via da un vento improvviso. Del resto Braglia è un fine tattico, ma contro i raptus di autolesionismo può ben poco.

 

AVELLINO (4-3-1-2): Forte (7′ st Pane); Adamo, Dossena, Miceli, Tito; Aloi, Silvestri M. (1′ st Nikolic), De Francesco (41′ st Bruzzo), D’Angelo; Bernardotto (24′ st Maniero), Santaniello. A disp.: Pizzella, Mariconda, Burgio. All.: Braglia.

TURRIS (4-3-3): Abagnale; Esempio, Lorenzini (36′ st Sandomenico), Rainone, Loreto; Fabiano R. (1′ st Romano), Signorelli (31′ st Longo Fa.), Franco; Giannone, Pandolfi (17′ st Persano), Da Dalt. A disp.: Lonoce, D’Ignazio, Di Nunzio, Esposito, Marchese, Alma. All.: Fabiano F.

Arbitro: Longo di Paola.

AMMONITI: 24′ pt Adamo (A) per gioco scorretto.

ESPULSI: 33′ st Maniero (A) per comportamento non regolamentare.

NOTE: gara a porte chiuse. Gara ripresa dal 9′ del primo tempo. Angoli: 4-5.

 

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