15 Maggio 2024

Turris, Primicile: “Finisce un ciclo e ne inizia un altro. Futuro? Dipende da Colantonio, ma ascolto tutti. Sulla salvezza…”

primicile turris

Rosario Primicile, direttore sportivo della Turris, ha tenuto una conferenza stampa: “Ringrazio tutti i presenti e i giornalisti che sono sempre stati vicini. Questa non è una conferenza di addio alla Turris, ma semplicemente di fine ciclo con il presidente Colantonio. Tutti conoscono il legame con il presidente, va al di là del calcio. Prima di Natale, anche per problemi personali, mi ero un po’ allontanato dalla Turris. Allontanato non vuol dire abbandonare, anche perché il presidente mi ha fatto sentire sempre uno di casa. Quando successivamente ho risolto i miei problemi, il presidente mi ha coinvolto di nuovo a 360 gradi e mi aveva chiesto di salvare insieme a lui e a tutto lo staff la Turris. Non potevo assolutamente lasciare in sospeso ciò che di buono è stato fatto. Anche oggi possiamo ritenerci soddisfatti del nostro percorso. Ci siamo fatti la promessa di salvare la Turris e di chiudere questo ciclo triennale, perché tutti sanno che Colantonio ha sempre parlato di cicli triennali. Ci siamo promessi di portare la nave in porto e a bocce fredde di fermarci e valutare ognuno la sua posizione, il proprio futuro.

Contestazione? Paradossalmente mi ha dato forza, non ha inciso e anzi devo sempre ringraziare coloro che ci hanno sempre sostenuto e anche chi non ci ha sostenuto perché sono stati loro la vera forza. Parlando in maniera molto onesta, se avessimo pensato a quello che succedeva esternamente significava che non potevamo fare più calcio e lasciare la Turris. Ora? Finisce un ciclo e ne inizia un altro. Il calcio è un po’ strano, quello che diciamo adesso può non valere tra tre ore. Non so cosa succederà. Abbiamo fatto qualcosa di importante, quest’anno abbiamo superato mille difficoltà e questo è frutto della competenza societaria e tecnica. Il ciclo triennale di Colantonio è terminato, poi se il presidente dovesse essere ancora lui e mi chiama oppure chi subentra, noi ascoltiamo tutti. La Turris è salva, non mi preoccupo dei play-out. Per quello che sappiamo tutti, ci sono stati degli illeciti amministrativi e se tutti dovessero fare degli illeciti amministrativi dopo diventerebbe un gioco senza regole.

Chiamata di un’ipotetica nuova dirigenza o rimarrei fedele a Colantonio? Dipende Colantonio che fa, ma in ogni caso ascolto tutti. Lo stesso presidente mi ha invitato ad ascoltare altri e sarebbe il primo ad essere felice per altre opportunità. Il momento più bello? Mi sono emozionato quando la Primavera ha vinto il campionato. In questi anni ci sono stati tanti momenti belli, come vincere a Palermo, a Bari o vincere un playoff. Errore mai perdonato? Ne ho commessi tanti ma tutti perdonabili, nella vita solo chi non opera non sbaglia. Il presidente Colantonio per Torre del Greco ha fatto tantissimo, perché la gente pensa che il calcio sia soltanto quello giocato. Il calcio, però, è anche quello che succede fuori. Ricevere il dono del ‘Liguori’, che il presidente ha ereditato 7 anni fa, è motivo di orgoglio. Il ‘Liguori, che abbiamo ereditato in condizioni pietose, lo abbiamo reso la casa di tutti. Oggi l’impianto conta un flussa di 60o-700 mila persone all’anno”.