21 Maggio 2024

Avellino, Pazienza: “Con il Picerno sarà scontro diretto, Sgarbi non è al top. Su D’Angelo, Dall’Oglio e Patierno…”

pazienza avellino

Michele Pazienza, tecnico dell’Avellino, ha presentato la gara di domani contro il Picerno. Queste le parole del mister in conferenza stampa:

“I numeri ci dicono che è uno scontro diretto, partiamo da questo. È chiaro che, per quelli che sono stati gli investimenti, i progetti e le ambizioni, gli obiettivi sono diversi tra le due squadre. Dobbiamo affrontare quest’impegno veramente come se fosse uno scontro diretto perché il Picerno è un avversario che non si trova lì per caso, ha un’identità precisa e gioca un ottimo calcio. È insieme da diversi anni, sento ancora oggi parlare di salvezza ma in rosa ha giocatori importanti. Faccio fatica che l’obiettivo sia solo quello. Noi ci arriviamo dopo una settimana intensa di lavoro, siamo andati a cercare di sistemare quelle cose che non mi sono piaciute e che non hanno funzionato contro il Giugliano, cercheremo di arrivarci nel miglior modo possibile. Per ottenere il risultato che vogliamo domani bisognerà fare una grande prestazione, davanti ci sarà un avversario tosto e difficile da affrontare.

Per quanto riguarda le insidie del terreno di gioco dovute al clima, credo che siano difficoltà che avvertirà anche il Picerno. Ci sta di poter fare una valutazione rispetto a quelli che sono i giocatori che stanno rientrando, però lo decideremo solo dopo l’allenamento di oggi. Abbiamo la necessità di vedere fino alla fine quali sono le sensazioni reali di quei giocatori che stanno rientrando e che non hanno ancora tantissimi minuti nelle gambe. Momento delicato? Più si va avanti, più si entra nel vivo del campionato e più le sensazioni e i periodi saranno sempre più complessi, questo fa parte del percorso e del calcio.

Panoramica rientri? Russo è quello che ci metterà ancora un po’, la situazione che ha vissuto è più complessa di quella che era la previsione. Per quanto riguarda Benedetti, è rientrato e comincia a stare bene. Sente ancora qualcosina, ma è tra quelli che potrebbe rientrare. Rigione è con noi già da una settimana, Falbo sta abbastanza bene e sta prendendo una condizione fisica accettabile. Cionek e Tito stanno rientrando in gruppo, credo che all’inizio della prossima settimana rientreranno a pieno regime. Poi ci sarà bisogno di tempo per mettere allenamenti e minuti nelle gambe, con la speranza che la Coppa Italia possa essere un’opportunità per mettere qualcosa dentro.

La risposta emotiva della squadra c’è stata fin dalla ripresa degli allenamenti, c’è voglia di ripartire e di andare a dimostrare che è stato un incidente di percorso e quindi da questo punto di vista sono sereno. Non siamo andati ad analizzare nello specifico l’intero secondo tempo, se non dalla circostanza del gol preso che può succedere e probabilmente, con i dovuti scongiuri, succederà anche in futuro. Ciò che non deve assolutamente accadere, è uscire dalla gara perché ci sta prendere gol, fa parte del gioco, ma uscire dalla partita non deve appartenerci.

Picerno? È una squadra che gioca un bel calcio, con un’idea precisa e, al di là delle ambizioni che proclama, con giocatori importanti. Ha il vantaggio di portare avanti un lavoro già da diversi anni. È un avversario che potrà lottare fino alla fine, per quello che è stato creato in questi anni. Poi è chiaro che se si va a vedere il blasone rispetto alle altre, ci sono delle differenze. Però il vantaggio di lavorare insieme da diversi anni e di aver inserito dei giocatori in maniera oculata, è un qualcosa che potrebbe dare al Picerno la possibilità di lottare fino alla fine.

Murano? È un attaccante con caratteristiche interessanti, ha buone qualità. È stato anche qui e ha avuto la sua occasione per mostrare le sue qualità in una grande piazza come la nostra, non gli è andata bene. Ci sta riuscendo in una piazza diversa. Più che richiamare l’attenzione su Murano, ho cercato di spronare e ottenere il meglio dai nostri attaccanti che sono altrettanto forti e importanti. Siamo più concentrati su di noi. Certo l’attenzione su Murano, Ceccarelli ed Esposito bisogna darla. Patierno? Sta crescendo molto dal punto di vista della condizione fisica, è un giocatore che si presenta da solo e che conosciamo benissimo per quello che ha fatto in passato e nelle prime giornate dal mio arrivo qui. Avrà bisogno di trovare la condizione migliore, ma è sulla buona strada. Sgarbi? Purtroppo, per questo problemino avuto alla mano, non sarà al 100%. È un giocatore che può dare sempre un suo contributo alla squadra, ora capiremo se dall’inizio o a partita in corso.

Mese intenso? Andrò ad utilizzare quei giocatori con una condizione fisica migliore, che danno quella sensazione attraverso le scelte di poter raggiungere un risultato. Lo farò di volta in volta, senza spostare l’attenzione alle partite future. Settimana vissuta con i Biancoverdi Insuperabili? Bella, emozionante perché abbiamo preso delle energie positive da dei ragazzi fantastici, ci hanno trasmesso tanti valori. Mi sarebbe piaciuto portare tutta la squadra affinché potessero vedere cosa può fare la mente. Dall’Oglio e D’Angelo? Nelle giornate successive alla sconfitta si è cercato di addossare il risultato a due singoli giocatori che danno l’anima e che si impegnano per trovare la condizione migliore, questa cosa non mi piace. La sconfitta è di tutta la squadra, è chiaro che da loro ci si aspetta sempre di più. Ribadisco che le scelte fatte in quella circostanza, nell’interpretazione della gara, sono state di mia responsabilità. Ritornare su quella sconfitta non è una cosa giusta nei confronti di quanto fatto fino ad oggi e nei confronti di due ragazzi che danno sempre il massimo. Hanno poche responsabilità rispetto al ko di domenica scorsa. Armellino? Quando saremo al completo dietro, tornerà nella sua posizione ideale.

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne? Non è un argomento facile, è un qualcosa che fa male e deprime l’anima. Amare vuol dire vedere felice la persona che si ama. Bisogna spiegare fin da bambini cos’è l’amore. Non si può pensare di essere padroni della vita degli altri, è un qualcosa di folle e di ingiustificabile, che fa rabbia”.