28 Aprile 2024

Salernitana, Sepe: “Voci di mercato? So di essere forte, non mi lascio influenzare. Su Nicola…”

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Luigi Sepe, portiere della Salernitana, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttomercatoweb. Di seguito uno stralcio:

Cosa ha spinto un portiere bravo come lei ad accettare Salerno quando la classifica sapeva già di condanna certa?

“Ho percepito la voglia di fare questa impresa da parte della società e del direttore sportivo. Erano tutti convinti potesse accadere qualcosa di importante, alla fine ci siamo riusciti e abbiamo scritto una pagina di storia”.

Quali sono state le componenti determinanti?

“Sembra una frase fatta ma direi la compattezza del gruppo, oltre alla qualità dei singoli. Non è mancato anche un pizzico di fortuna, visto che le altre squadre si sono fermate e hanno agevolato la nostra rimonta”.

Il gol del Cagliari in pieno recupero, il rigore sbagliato a Empoli, lo 0-4 in casa con l’Udinese. Cosa avete provato in quel rush finale ricco di colpi di scena e capovolgimenti di fronte?

“La salvezza è dipesa moltissimo dal pareggio tra Venezia e Cagliari, ma abbiamo avuto comunque le occasioni per chiudere il discorso. Il Cagliari ha pareggiato qui al 97′, a Empoli non avremmo meritato di vincere eppure c’è stata la grande occasione di Perotti con quel calcio di rigore. Con l’Udinese ha prevalso la paura di vincere, quando l’obiettivo è importante può capitare di sbagliare partita. Ma anche i nostri diretti avversari hanno vissuto sulla propria pelle quelle sensazioni, lo 0-0 di Venezia lo testimonia. Credo che abbiamo meritato di tagliare il traguardo, sarebbe stato un peccato invalidare una rincorsa incredibile”.

Quanto ha inciso il fattore Arechi?

“Il pubblico è stato d’aiuto per la salvezza, su questo non c’è dubbio. Mi viene in mente la partita con la Fiorentina, la tifoseria è stata incredibile. Altrettanto con Venezia e Cagliari nel doppio scontro diretto. A Empoli c’erano seimila persone, a Torino con la Juventus c’era una marea di gente per non parlare dell’invasione all’Olimpico. Vorrei che si creasse lo stesso clima anche nel prossimo girone di ritorno, sembra tutto facile e scontato ma in realtà dobbiamo essere bravi a portare a casa quanti più punti possibile”.

C’è chi dice che Sepe dia sicurezza tra i pali e meno nelle uscite…

“Sono stato sempre bravo nelle uscite e con i piedi. In porta sono meno appariscente, non mi piace fare la grande parata. Quella scenica o per i fotografi”, come si suol dire. È il mio modo di stare in campo, il mio stile. Non è per me fare l’intervento ad affetto, il volo plastico o cose del genere. Ogni portiere ha delle peculiarità ben precise. Faccio un discorso generale. In Italia attualmente il portiere più forte è Vicario e io mi sento opposto, per caratteristiche. Consigli del Sassuolo forse è meno appariscente, ma fa sempre il suo ed è il classico giocatore che porta punti in classifica. Questo ruolo è sempre delicato. Faccio un discorso generale: la serie A è un altro mondo, è capitato che gente che ha fatto la differenza in B si sia ritrovata a fare la panchina in massima serie”.

Si parla del possibile arrivo di un altro portiere, soprattutto se i tempi di recupero dopo il suo infortunio dovessero essere lunghi…

“Un giocatore debole si fa influenzare dalle notizie, io no. Io so di essere forte, se il mio infortunio dovesse essere più grave del previsto sarei contento perché poi si potrà fare il paragone. Sarebbe uno stimolo in più. Gollini, Cragno, Radu…non importa. Vediamo cosa accadrà, è sempre il campo a parlare. Fermo restando che di Fiorillo si parlava benissimo fino a poco tempo fa e non credo non sia in grado di scendere in campo. Non mi faccio influenzare dalle voci, so che la società ha fiducia in me”.

Che pensa delle voci sull’esonero di Nicola?

“Si parla di Nicola come motivatore, ma è arrivato a Salerno in una situazione critica e ci poteva salvare con due giornate d’anticipo. Il gruppo lo ha saputo creare, ma anche il gioco ci ha consentito di vincere le partite. Tutti hanno i limiti, altrimenti giocheremmo in un top club. Ma siamo a disposizione della Salernitana e siamo sicuri delle nostre qualità. Non ha senso leggere che l’allenatore è in discussione per ogni sconfitta, per fortuna mentalmente è forte e non si fa condizionare. Altrimenti le parole della gente potevano incidere negativamente. Per fortuna abbiamo un bravo direttore e un ottimo presidente che isolano da ogni tipo di voce, siamo circondati da professionisti intelligenti. Siamo tutti sulla stessa barca, se dopo ogni onda vogliamo cacciare qualcuno rischiamo di affondare”.