16 Maggio 2024

Salernitana, Nicola: “La nostra storia parte dal famoso 7%. Avevamo 12 punti di svantaggio, ora siamo qui”

Salernitana Nicola

Vigilia di Salernitana-Udinese, match che vale un’intera stagione. I granata, infatti, in caso di vittoria conquisterebbero la salvezza a prescindere dal risultato di Venezia-Cagliari. Davide Nicola, allenatore della Salernitana, è intervenuto in conferenza stampa: “Mi piacerebbe partire con un riassunto di quanto accaduto fino a questo momento. Domani c’è l’ultima partita e scriveremo il finale della nostra storia. Una storia che parte dal famoso 7% . “Ne varrà la pena, ci vogliamo credere” mi dissero il presidente e il direttore quando mi contattarono. Io ho provato immediatamente gli stessi brividi, era una sfida motivante e non ci ho pensato un secondo. Alla prima partita sono stato letteralmente travolto dalla città, dalla disponibilità dei ragazzi e dall’entusiasmo della gente. Sono stati tutti straordinari. Il desiderio ha dato forza e consapevolezza ma, ovviamente, questo non basta. Dovevamo creare una identità di gioco, lavorare in ogni singolo allenamento senza trascurare alcun dettaglio creando tra di noi relazioni profonde che potessero fare la differenza. Con l’aiuto della gente abbiamo già raggiunto un grosso traguardo: poterci giocare la salvezza all’ultima partita. Il 7% è un qualcosa in cui crederemo fino al triplice fischio dell’arbitro. Occorre l’aiuto di tutti. Impresa più importante della mia carriera? È stato un percorso piacevolmente intenso. Avevamo dodici punti di svantaggio, ora siamo qui. Cosa dobbiamo fare? Niente di diverso rispetto a quanto messo in campo nelle gare precedenti. Dovremo dare il 700% in campo. Sorprese? Non parlerei di sorprese. Noi ci prepariamo durante la settimana , domani faremo una mini rifinitura che potrà essere indicativa. Conta l’identità, non chi scende in campo. Sepe non ci sarà, toccherà a Belec che ha sempre mostrato di essere concentrato e valido quando chiamato in causa. In questa sfida, più che il discorso tecnico-tattico, conta la voglia di mettere in campo le componenti che ci hanno permesso di giocarci la salvezza fino alla fine. Futuro? Per me conta la partita di domani, non esiste altro. Conta cuore o cervello? Entrambe, non possono essere scisse. È l’ultima partita, c’è in palio il lavoro svolto e la voglia di raggiungere un obiettivo. Questa avventura ha un minimo comune denominatore: tutti noi. Nessuno si è tirato indietro, ognuno ha dato il proprio contributo. Toglierci qualche sassolino? Non abbiamo nessun sassolino da toglierci, ho raccolto quelli che le persone hanno portato qui con voglia e dedizione. Una cosa che mi ha gratificato enormemente è vedere la gente sempre al nostro fianco. Domani scende in campo l’intera Salerno sportiva, non solo undici calciatori con la maglia granata. Anche i tifosi, ancora una volta, devono dare tutto quello che hanno. Udinese? È una squadra che darà il massimo. Variano spesso sistema di costruzione del gioco grazie alla presenza in rosa di calciatori forti fisicamente e tecnicamente. Io sono concentrato sulla Salernitana, non dobbiamo fare nulla di diverso rispetto a quanto fatto nelle gare precedenti”.

LEGGI LE ALTRE NEWS SULLA SALERNITANA