2 Maggio 2024

Salernitana, la discutibile gestione societaria e gli errori della FIGC

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Dopo le due sconfitte arrivate in altrettante giornate, la pausa per le nazionali permette alla Salernitana di tracciare un piccolo primo bilancio. La compagine di Castori, soprattutto nel finale di gara di Bologna e nell’arco dei novanta minuti contro la Roma, ha palesato evidenti limiti tecnici. Se al ‘Dall’Ara’ è stata la fase difensiva a non rispondere presente nel momento topico della gara, contro i capitolini è stata l’intera squadra a deludere. L’insoddisfazione non deriva dalla sconfitta, vista la netta differenza tecnica tra Roma e Salernitana, ma dal modo in cui la banda di Castori ha approcciato e portato avanti la partita. Al netto del divario, appare complicato provare a creare pericoli alla porta avversaria con una filosofia esclusivamente difensivista e senza gli uomini adeguati per rispondere in contropiede.

Qui entra in gioco la finestra estiva di calciomercato, malamente sfruttata dalla dirigenza granata. Infatti, appare evidente la mancanza del calciatore chiave del 3-5-2: la mezzala tecnicamente valida e capace di galleggiare tra le linee di centrocampo e attacco per offrire alla squadra diverse soluzioni offensive. Tali difficoltà erano ampiamente prevedibili e sono il risultato di una cattiva gestione da parte del duo Lotito-Mezzaroma , in quanto la Salernitana si è affacciata alla Serie A dovendo rinunciare a molti protagonisti della cavalcata vincente in cadetteria e con la questione societaria che si è protratta fino ai primi giorni di luglio. Una buona fetta di responsabilità è anche della FIGC, la quale avrebbe dovuto valutare con netto anticipo la situazione multiproprietà permettendo ai granata di poter contare su una nuova società prima dell’inizio della sessione estiva di calciomercato. In attesa di evoluzioni societarie, la Salernitana dovrà comunque provare a ripetere il miracolo della scorsa stagione per mantenere la categoria.