17 Maggio 2024

Iervolino: “Cessione? Non farò un progetto senza tifosi. Dicono che ho abbandonato la squadra, ma…”

Iervolino salernitana

La tifoseria chiede chiarezza con uno striscione davanti allo stadio Arechi, Danilo Iervolino risponde. Il presidente della Salernitana, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, rompe il silenzio: “Dicono che ho abbandonato la squadra. Solo perché non parlo da mesi affinché i manager che pago possano assumersi le loro responsabilità in autonomia? È davvero questo il prezzo da pagare per non essere mai stato un tiranno? Nel calcio se fai da solo sei un tiranno arrogante, se deleghi fai la figura dell’ingenuo. Forse dovrei ascoltare di più il mio istinto. Alla salvezza ci credo ancora anche se bisogna essere realisti e prepararsi eventualmente ad affrontare la Serie B. Nel caso, ci rimboccheremo le maniche per ripartire e risalire velocemente”.

Sulle scelte tecniche e sul campionato: “La squadra ha mollato troppe volte. Sono delusissimo e ora mi aspetto che prevalga l’orgoglio. Forse ho sbagliato a dare troppa fiducia. Sousa mi aveva promesso un campionato importante, poi ha cominciato a sparare a zero sulla società, voleva andarsene. Le scelte estive sono tutte di De Sanctis. Ci avevano anche proposto Soulé e Isco, non li ha voluti. Si immagini, in risposta a chi parla di una campagna acquisti a risparmio, che solo Dia e Pirola sono costati più che due intere squadre concorrenti. Poi Sabatini a gennaio ha avuto carta bianca, spendendo oltre 6 milioni: è il miglior diesse d’Italia, ma sa che una parte di questi risultati è imputabile a lui e si è già scusato. Su Inzaghi ho puntato, Sabatini ha voluto mandarlo via. Ora diamo tempo a Liverani”.

Sulla contestazione della piazza e sull’ipotesi cessione: “Ho letto gli striscioni, umanamente sono affranto. Ma dire che non andrò più allo stadio è un’illazione stupida e disgustosa. Contro il Lecce sarò al mio posto. Quando si scrive “lervolino vattene” ci si dimentica che non sono un politico al quale si può sottrare la fiducia. Sono il proprietario. La Salernitana è del tifosi con il cuore, certamente, ma si tratta di una società privata. Se qualcosa si fosse incrinato e mancasse la fiducia che penso di meritare, è chiaro che trarrei delle conclusioni. Se il calore della piazza è ancora genuino, avrò linfa vitale. Ma non farò un progetto senza l’amore della tifoseria. La tifoseria è fantastica, ma esiste una sacca, anche se piccola, di odiatori, gufi e bugiardi che mirano a destabilizzare l’ambiente. Quanto ho investito? Settantacinque milioni di soldi miei. Dieci per acquistarla, gli altri per stabilizzare la Salernitana in A. E da qui a fine campionato ne metterò altri 10. Dia? È il nostro giocatore più pagato, il terzo bomber della scorsa Serie A. È probabile che in estate volesse andare via, ma non abbiamo ricevuto alcuna offerta se non una per il prestito. Si è rifiutato di andare in campo: è inaccettabile”.