19 Maggio 2024

Rastelli: “Sconfitte non frutto del caso, ma ho un gruppo straordinario. Su Di Gaudio, Trotta e i tifosi…”

rastelli avellino

Massimo Rastelli, allenatore dell’Avellino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Virtus Francavilla. Di seguito le parole del tecnico biancoverde:

“Veniamo da due gare dove abbiamo raccolto zero, da parte nostra c’è tanta rabbia e determinazione nell’invertire un trend che ci vede poco soddisfatti, proprio in virtù delle belle prestazioni contro Potenza e Crotone che ci hanno fatto pensare di essere pronti per fare un certo tipo di campionato. Virtus Francavilla? Affrontiamo una squadra con qualità e con un’identità definita, con elementi importanti e di categoria. Non sarà una partita semplice, ma possiamo renderla tale se riusciamo a fare tutto quello che abbiamo preparato. Dobbiamo essere efficaci e concedere il meno possibile. Dobbiamo pensare solo a noi stessi e cercare di vincere la gara, poi vediamo gli altri risultati. Credo sempre nel lavoro per superare i momenti difficili, cercando di dare quante più certezze possibili alla squadra. Abbiamo cercato di lavorare per superare il momento e per dare fiducia, facendo capire che episodi ed errori fanno parte del nostro mondo. Serve lavoro, volontà, mettere da parte quello che è stato, ritrovare fiducia e nuovi entusiasmi. Siamo professionisti, lavoriamo sempre per migliorarci. Dobbiamo ricordarci che davanti ci sono gli avversari, dobbiamo essere coesi e uniti per superare gli ostacoli e queste fasi.

Quando non vinci, c’è sempre qualcosa che non ha funzionato. Le sconfitte non sono frutto del caso. Sono stati due ko diversi, pur soffrendo contro la velocità del Cerignola, non avevamo concesso nulla, a parte il rigore. Nel momento del vantaggio ci sono stati degli errori che ci hanno danneggiato. Stesso dicasi per la partita contro la Viterbese dove per una ventina di minuti abbiamo subito l’avversario per poi riprenderci. Dal mio punto di vista devo capire come intervenire per aiutare la squadra. Girone dopo? Vedo sempre il lato positivo delle cose, anche nei momenti di difficoltà. Ho un gruppo straordinario sotto l’aspetto del lavoro e dell’abnegazione, è sempre molto applicato. Ci sono delle fragilità, a volte caratteriali e in alcuni momento non riusciamo a superarle in maniera rapida. Lavoro molto sulla fiducia. Russo alla De Angelis? Può fare tutto (ride, ndr). Mediana? Matera sta bene e farà la mezzala qualora partisse titolare. Casarini detta i tempi di gioco ed è un calciatore importante.

Tifosi? Sono arrivato qui nel 2004 da calciatore, ho fatto tre anni da allenatore e conosco come pochi questa piazza. Ho vissuto i 40mila contro il Napoli per due volte, ho vissuto i momenti più belli della cavalcata in Serie B e visto tante volte il Partenio pieno. I nostri tifosi sono fondamentali perché sono il dodicesimo uomini. Ho sempre chiesto una mano fino al 95esimo poi, in base alla prestazione, sono liberi di esprimere il loro sentimento. Contro la Viterbese non ho sentito critiche dopo il doppio svantaggio, ma qualche brusio: ci stanno e l’aiuto del pubblico è stato importante per provare a raddrizzare la partita. Non ci siamo riusciti. Le cose che devo dire alla squadra, restano nello spogliatoio. Sono un perfezionista, che non si accontenta mai soprattutto nelle vittorie. Pretendo sempre di più. Non mi piace fare sparate pubblicamente perché i panni sporchi si lavano in famiglia. Se c’è da ribaltare qualche tavolino, lo faccio senza problemi.

Di Gaudio? Dispiace perché non riesce mai a fare più di due settimane consecutive. Ha subito un colpo sul quadricipite, una ginocchiata. Si è formato un ematoma che sta cercando di smaltire. Dispiace perché è un giocatore forte, un elemento che cambia le partite. Per me è un calciatore molto prezioso che però ho avuto davvero per pochissimo tempo. Spero che potrà fare gli ultimi mesi senza problemi e dare il suo contributo. Trotta? Croce e delizia. Mi aspetto sempre qualcosa in più perché ha le qualità per fare la differenza”.