19 Maggio 2024

Palermo-Avellino 0-2: colpo grosso al Barbera, gol di D’Angelo e Fella

avellino

Palermo-Avellino 0-2 (21′ D’Angelo, 57′ Fella)

L’Avellino versione trasferta si conferma vincente: interpretazione da manuale della squadra di Braglia che, dopo il successo di Viterbo, è corsara anche al Barbera al cospetto di un avversario che come gli irpini vanta nobile blasone. A tratti incontenibile Fella, la carta a sorpresa di Braglia, imprendibile come una pallina di mercurio. Il Palermo, confusionario e poco incisivo, piomba a terra lasciando un cratere desolato: i rosanero si ritrovano già a dover risalire una classifica al momento allarmante. Diametralmente opposto il morale dei lupi, che mettono nel mirino il Bari aspettando le due partite da recuperare.

Braglia sorprende tutti estromettendo Maniero dall’ 11 iniziale: a giostrare in attacco con Santaniello è Fella, mentre Aloi conquista una maglia da titolare nel terzetto in mediana. Speculare lo schieramento dei siciliani, che appaiono un po’ contratti in avvio. Rauti e Lucca pendono come liane dai loro marcatori e il tasso dinamico dei padroni di casa, come quello dell’efficacia del gioco corale, è troppo basso. L’Avellino, di conseguenza, non deve scomporsi più di tanto per prendere le misure alla manovra rosanero. Gli irpini occupano sapientemente gli spazi e, dopo un provvidenziale anticipo di Odjer su D’Angelo, passano al 20′. Su un cross invitante di Aloi, D’Angelo si avventa e batte Pelagotti di piatto destro. Il centrocampista, nativo di Palermo, non esulta.

Boscaglia inserisce Kanouté per l’infortunato Doda e il Palermo, seppur più attraverso i nervi che grazie a una manovra ragionata, si rende pericoloso in un paio di circostanze. Clamorosa la chance sperperata da Lucca, che a una manciata di minuti dall’intervallo manda sul fondo da pochi passi.

Braglia mescola le carte ad inizio secondo tempo, mandando in campo Maniero per Santaniello e Tito per Burgio. Il Palermo aumenta l’intensità della spinta, ma gli irpini reggono l’urto e dopo aver sfiorato il raddoppio con Fella, il cui bel tiro al volo termina di poco alto, aumentano le distanze con lo stesso attaccante, freddissimo nell’uno contro uno con Pelagotti.

La squadra di Boscaglia, costretta inevitabilmente a sbilanciarsi, non riesce a creare palle gol pulite e al di là di qualche mischia nell’area biancoverde Forte corre ben pochi pericoli. I cambi di Boscaglia non sortiscono effetto alcuno ed è anzi Maniero, il cui tentativo viene smorzato in extremis, a lambire lo 0-3 in contropiede. I minuti finali, complice anche la stanchezza rosanero, sono una mera passerella per gli irpini, accompagnati dal fischio finale verso il secondo successo esterno consecutivo.

Formazioni:

Palermo (3-5-2): Pelagotti; Peretti, Lancini, Marconi;  Doda (29’Kanouté), Luperini, Odjer, Broh (63′ Saraniti), Valente; Rauti (72′ Silipo), Lucca (63′ Santana). All.: Boscaglia

Avellino (3-5-2): Forte; Silvestri, Miceli, Rocchi; Ciancio (77′ Rizzo), De Francesco, D’Angelo, Aloi (63′ Silvestri), Burgio (50′ Tito); Fella (77′ Bernardotto), Santaniello (50′ Maniero). All.: Braglia

Arbitro: Marcenaro di Genova.

LEGGI ANCHE: JUVE STABIA-FRANCAVILLA 2-1, VITTORIA IN EXTREMIS PER LE VESPE