30 Aprile 2024

Osimhen, il nigeriano eletto miglior calciatore di settembre

napoli osimhen

Un mese d’oro, una crescita esponenziale. Victor Osimhen, attaccante del Napoli, è reduce da un avvio di stagione sorprendente. Un vero e proprio trascinatore, il nigeriano ha sfoderato prestazioni di grande spessore tecnico e tattico. Non solo gol e lucidità in zona offensiva, il centravanti ex Lille ha dato una grande disponibilità anche nel ripiegamento e nel lavoro difensivo.

L’AIC, pertanto, ha nominato Osimhen come miglior calciatore della Serie A nel mese di settembre. La prima punta ha vinto con più della metà dei voti totali.

L’AIC si è espressa così

“Osimhen ha dimostrato una determinazione eccezionale, trasformando azioni caotiche in occasioni d’oro, costringendo i difensori a continui duelli fisici, puntando la profondità con una costanza logorante. Pochissimi in Serie A possono difendere la mescola di velocità e potenza di Osimhen. Il Napoli se ne avvantaggia anche quando non tocca palla ma si limita ad allungare le difese: i suoi movimenti tra difensore centrale e terzino, o tra i due centrali, sono eseguiti con una tale continuità e una tale intensità che a un certo punto per forza di cose anche ai difensori migliori capita di lasciargli un po’ di spazio. E un po’ di spazio, contro un giocatore come Osimhen, è comunque troppo spazio. 

Se ne sono accorte le difese di Cagliari, Sampdoria e Udinese, e se ne deve essere accorto anche Martinez Quarta, che su una palla lunga di Fabian Ruiz lascia che Osimhen ci arrivi da solo sulla fascia sinistra, ritrovandoselo poi pochi secondi dopo in area di rigore, dove lo ha messo giù procurando il rigore del momentaneo 1-1. La corsa di Osimhen è caotica ma asseconda i rimbalzi della palla che, in un modo o in un altro, riesce a condurre ad altissime velocità. Se quello che vogliono i tifosi, tutti i tifosi, è che il loro centravanti sia un treno in corsa, nessuno in Serie A va più vicino di lui ad incarnare questo ideale. Nonostante qualche imprecisione Victor Osimhen fa la differenza grazie a quel desiderio, quella fame, quella rabbia, che sembra spingerlo, soffiargli da dietro come un vento sempre a favore”.