18 Maggio 2024

Napoli, Spalletti: “Ho definito tutto nella cena. Non ho rifiutato nessun aumento e non aspetto nessuna squadra”

Alla vigilia di Napoli-Inter, match valido per la trentaseiesima giornata di Serie A, Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa. Il tecnico azzurro, inevitabilmente, si è espresso sulle parole di Aurelio De Laurentiis e sul suo futuro: “Tarpare le ali non so cosa voglia dire, dovete chiederlo al presidente. Io ho già definito e chiarito tutto nella cena di una settimana fa. I tifosi vorrebbero sapere? È facile nascondersi dietro ai tifosi. Lo dirà la società, ce lo siamo detti lì quella sera. Non c’è stata necessità di fare alcuna trattativa, non ho rifiutato nessun aumento di stipendio, non ho da pagare nessuna clausola, non ho ricevuto offerte per allenare altrove e non è vero che sono in attesa di altre squadre. Chi scrive questo scrive il falso o gli fa comodo scriverlo. Mi sento esausto? Sto benissimo, sono proiettato 24 ore sul lavoro e sul calcio. In fondo un po’ di fatica l’hai fatta e devi interrogarti su come vuoi ripartire. È fondamentale avere tutte le caratteristiche e quei pensieri che un ambiente bello come Napoli merita. Poi ci pensa il presidente a tenere tutti sulla corda, lui è bravo a tenerla tirata ad ogni situazione, ma è quello che devono fare tutti e se decidessi di ripartire lo farei a mille all’ora. Sono disposto ad andare contro tutto e tutti come ho fatto alcune volte”.

Sulla sfida contro l’Inter: “Gli stimoli sono tanti. Sono finalisti di Champions e inoltre abbiamo vinto contro tutti tranne che con l’Inter, quindi sicuramente ci sono gli stimoli. Complimenti anche alla Roma ed alla Fiorentina, sono risultati importanti di cui tutti possiamo trarre benefici e li ringraziamo”.

Sul gruppo e sul percorso in generale: “Certamente questa è una squadra perfetta per poterci mettere le mani e provare ad accrescerne il valore. Pure il presidente ha parlato di grande futuro, mi pare abbia detto che ha ambizioni Champions e lui l’ha portata da zero fin qui. Il livello a Napoli è top come ambiente, tifosi, perché la città rimette a posto anche gli errori che commettiamo noi e quelli che ho fatto anche io. È una piazza unica con una creatività straordinaria alla quale bisogna dare tutto in maniera esclusiva, andando oltre il proprio massimo. Quando si parla di allenare il Napoli ci vogliono ambizioni forti. L’anno scorso arrivando terzi siamo stati anche criticati e contestati. Dal primo giorno, potete chiederlo a Di Lorenzo o a tutti tra calciatori e staff, cosa ho detto al gruppo. Sono stato messo nelle condizioni di allenare una grande squadra ma soprattutto hanno lavorato bene loro, i ragazzi. Forse ho penalizzato qualcuno nelle mie scelte, ma nonostante tutto mi hanno risposto con la massima serenità e disponibilità”.