Il Napoli fallisce l’esame Fiorentina che, come nel 2018, potrebbe rivelarsi decisivo ai fini della corsa scudetto. I toscani, dopo Spezia, Empoli, Atalanta e Milan, violano il ‘Maradona’ confermando le difficoltà della banda di Spalletti davanti al proprio pubblico. I numeri parlano chiaro: i partenopei, tra le mura amiche, hanno conquistato soltanto 29 punti sui 48 disponibili. Tra le prime otto della classe solo l’Atalanta ha fatto peggio totalizzando 18 punti in 15 partite. La situazione peggiora ulteriormente se si prendono in considerazione le ultime dieci uscite casalinghe, nelle quali Koulibaly e compagni sono riusciti a raccogliere 13 punti. Un dato che pone i partenopei addirittura dietro allo Spezia. Facendo un tuffo nel recente passato e prendendo in considerazione gli ultimi 11 tornei di Serie A, si nota come solo in due occasioni, a questo punto della stagione, il Napoli ha ottenuto un bottino inferiore a quello attuale. Nell’annata 2019/2020, alla sedicesima uscita nell’ex San Paolo, gli azzurri avevano conquistato 24 punti. Leggermente meglio nel 2011/2012 con i 27 punti racimolati.
RENDIMENTO CASALINGO DOPO 16 GIORNATE |
Stagione |
Punti alla 16a giornata |
Punti finali |
2021/2022 |
29 |
|
2020/2021 |
35 |
40 |
2019/2020 |
24 |
33 |
2018/2019 |
37 |
43 |
2017/2018 |
38 |
45 |
2016/2017 |
34 |
43 |
2015/2016 |
42 |
51 |
2014/2015 |
32 |
38 |
2013/2014 |
34 |
43 |
2012/2013 |
37 |
46 |
2011/2012 |
27 |
36 |
2010/2011 |
36 |
40 |
Le prossime tre sfide casalinghe contrappongono i partenopei a Roma, Sassuolo e Genoa: tre squadre che, per svariati motivi, potrebbero giungere al ‘Maradona’ con le motivazioni a mille. I capitolini, oltre alla sentita rivalità tra le due tifoserie, devono difendere il quinto posto dagli attacchi di Lazio, Fiorentina e Atalanta. Il Sassuolo, dopo aver vinto a Torino contro la Juve e a Milano su entrambe le sponde, vorrebbe chiudere il cerchio sgambettando anche gli azzurri. Il Genoa, invece, potrebbe arrivare a Fuorigrotta ancora in corsa per la salvezza. Il Napoli, dal canto suo e a prescindere dagli avversari, ha l’obbligo di smaltire immediatamente la delusione di ieri e di lottare fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Poi, a prescindere se sarà scudetto o meno, bisognerà effettuare delle attente riflessioni sul prossimo futuro. Capire chi ha finito un ciclo che dura ormai da tanti anni, chi ha scarse motivazioni e chi non è adatto a certi livelli. Servirà una programmazione lungimirante per aprire un nuovo corso.