Oriali

Gabriele Oriali, direttore dello staff tecnico del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio CRC: “Ricostruzione del Napoli? È stato un input dato dal presidente, un’idea nata osservando ciò che è rimasto della scorsa stagione: ancora oggi è difficile comprendere come una squadra che ha vinto il campionato possa trovarsi, un anno dopo, a 40 punti dalla vetta. L’intenzione era ripartire affidandosi a un allenatore esperto in ricostruzioni: Conte è il numero uno in questo campo. All’Inter, anni fa, affrontammo una situazione simile. È in contesti complicati come questi che Conte dà il meglio di sé, li trova stimolanti, ed è stato così che ha accettato il Napoli. Mi chiamò, dicendomi che c’era molto da fare, un progetto a medio-lungo termine per riportare il club al livello che gli compete. Questo tipo di sfide intrigano anche me. La squadra deve tornare a certi standard, ma ciò richiede tempo e pazienza. Stiamo andando oltre le aspettative: nessuno immaginava che, dopo un terzo di campionato, ci trovassimo così in alto. Questo dimostra che è stato fatto un grande lavoro, ma bisogna continuare perché la strada è lunga e piena di ostacoli.

Cosa dico ai giocatori? Dipende dal momento e dalla persona. Abbiamo un gruppo di ragazzi seri e professionali, questo ci ha facilitato: i risultati si vedono. Tuttavia, ogni giocatore ha una personalità unica, quindi l’approccio varia in base alla situazione. Parlo con tutti, ma è fondamentale essere un po’ psicologi, capire cosa dire e quando dirlo, valutare lo stato d’animo e, se necessario, intervenire. A volte è servito essere duri, come dopo il 3-0 contro il Verona: in quell’occasione il confronto non fu semplice, ma era necessario. Speriamo non capiti più. Quanto ai risultati, gran parte del merito va all’allenatore: è il vero fuoriclasse del nostro gruppo. Ovviamente anche i giocatori e l’ambiente hanno un ruolo importante, ma restiamo con i piedi per terra. L’obiettivo iniziale non era vincere il campionato, bensì raggiungere le prime quattro posizioni per qualificarci in Champions League. Stiamo lì sopra anche perché qualche squadra sta mancando. A Napoli sto vivendo benissimo, sono contento e felice. L’accoglienza e la passione dei napoletani sono contagiose. Sono felice di aver accettato la proposta del presidente e di Conte. Mi auguro che l’esperienza possa andare avanti ancora meglio, mi piacerebbe lasciare una traccia importante”.