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Archiviata la vittoria casalinga contro la Roma, domenica il Napoli scenderà in campo a Torino per affrontare la formazione granata. Proprio lo stadio del Torino, nella scorsa stagione, fu teatro di una delle peggiori prestazioni del Napoli, allora allenato da Walter Mazzarri. Quel 3-0 incassato dai partenopei fu il momento più critico di un’annata già compromessa. In tribuna, ad assistere a quella debacle, c’era anche Antonio Conte, oggi alla guida degli azzurri. La partita disputata al “Grande Torino” rappresentò un duro colpo per un Napoli incapace di cambiare marcia. La squadra campione d’Italia in carica e partita con ambizioni importanti, chiuse la stagione al decimo posto, lontana dalle posizioni di vertice e ben al di sotto delle aspettative. Tra i protagonisti di quella giornata per il Torino c’era Alessandro Buongiorno, autore di una prestazione magistrale e del gol del 3-0 che sancì la disfatta di Di Lorenzo e compagni.

Oggi, però, la storia è cambiata. Con Antonio Conte alla guida, il Napoli sembra avere ritrovato la rotta e la convinzione che lo avevano caratterizzato sotto la gestione di Luciano Spalletti. Nonostante gli stili di gioco completamente diversi, la squadra ha ritrovato la solidità e la mentalità vincente che l’hanno riportata al vertice della classifica. Il lavoro di Conte si è rivelato fondamentale, non solo sul piano tattico ma soprattutto su quello mentale. La capacità di trasmettere ai suoi uomini la convinzione nei propri mezzi ha reso il Napoli una formazione compatta, pronta a lottare su ogni pallone. Se l’allenatore di Certaldo aveva trovato in Kim Min-jae il baluardo della difesa, il tecnico leccese può contare su Alessandro Buongiorno, passato proprio in estate dal Torino al Napoli. Il difensore della Nazionale ha subito conquistato la fiducia dell’allenatore e dei tifosi. Le sue qualità hanno permesso al Napoli di costruire una retroguardia quasi impenetrabile: con lui in campo la squadra non ha mai dato segnali di difficoltà, fatta eccezione nel match contro l’Atalanta.

Da Torino a Torino, dunque, il Napoli sembra chiudere simbolicamente un cerchio. Se la sfida dello scorso anno fu uno dei momenti più bassi della recente storia partenopea, quella di domenica potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti. Antonio Conte e i suoi uomini sono pronti a scrivere nuove pagine di storia, consapevoli che ogni gara sarà decisiva per continuare a sognare.