9 Maggio 2024

Napoli, Garcia: “Il 4-2-3-1 può essere utile. Dobbiamo concedere meno gol. De Sanctis? Sarà un grande dirigente”

Rudi Garcia, allenatore del Napoli, in conferenza stampa ha presentato il derby in programma domani contro la Salernitana“Non buttate tutto del primo tempo, abbiamo subito due gol sulle due prime azioni del Milan, non abbiamo fatto male male, dovevamo fare meglio sui due gol, ma abbiamo avuto anche la palla dell’1-1. Ormai fa parte del passato, concentriamoci su domani. Ovviamente quando una squadra torna da 0-2 a quasi 3-2 all’ultimo il secondo tempo è stato migliore in termini di risultati. È sempre meglio finire su una nota positiva. 4-2-3-1? Abbiamo dimostrato, non solo col Milan, che questo modulo può essere utile e sappiamo metterlo in campo. Potrebbe essere utile anche domani. Dobbiamo concedere meno gol, soprattutto perché a parte una gara abbiamo sempre fatto gol. Concentriamoci un po’ di più sulla fase difensiva che può essere anche di riaggressione, di difendere in avanti, ma i ragazzi lo sanno dobbiamo impegnarci in 11 e così saremo più solidi. Osimhen? S’è accordato con la società, io l’ho sentito per messaggio, i dottori mi assicurano che sta seguendo il programma, tutto va bene e sarà con noi settimana prossima. Lindstrom? Spazio l’ha avuto un po’, quando un giocatore è esterno d’attacco deve essere decisivo con gol e assist e per ora per togliere il posto a Kvicha e Matteo è un po’ complicato per gli altri, ma non possono giocare tutte le partite 90 minuti e quando entra al loro posto anche con poco tempo deve dimostrare di poter essere capace di determinare. Vale per tutti i giocatori. C’è la parte offensiva, in cui essere decisivi, ma anche la mano difensiva per aiutare la squadra e su questo Lindstrom sta migliorando tanto. Salernitana? Domani ritroverò De Sanctis che apprezzo moltissimo, è stato uno dei pilastri del mio spogliatoio alla Roma. Ho sempre saputo che sarà un grande dirigente, durante i 90′ saremo avversari ma sarà un grande piacere rivederlo. Ritroverò un po’ di giocatori che conosciamo in Francia, Bradaric, Dia, Coulibaly, alcuni li conosciamo da lì. Io non sapevo che a 50km di distanza non avrei trovato un rispetto, un clima diverso. Visto il momento che viviamo nel mondo, la rivalità può starci ok, ma non è la guerra, di guerre ne abbiamo abbastanza. Spero ci sia sostegno per le squadre, ma nessun odio che non porta da nessuna parte. Solo questo”.