Un fondamentale spesso non considerato. Nel gioco del calcio si cerca di risaltare l’utilità di un centravanti, la genialità di un centrocampista o la solidità di un difensore. Meno, invece, l’importanza di un estremo difensore. A notarne la validità, però, è l’Avellino di Piero Braglia. Perché la rosa allestita è di quelle di livello, capace di confrontarsi con le altre big del torneo. Tuttavia, l’assenza di Francesco Forte a difendere lo specchio sta costando punti e rendimento. Oltre ad accentuare la differenza di graduatoria con le contendenti alla promozione diretta in cadetteria.
La praticità del numero 22
Un elemento indispensabile. L’ex Viterbese, arrivato durante la sessione estiva di calciomercato, ha subito scalato le gerarchie e si è assicurato il ruolo del titolare. Un guardiano attento, affidabile e costante. Con performances di alto rango, a guidare il reparto arretrato biancoverde e risultare decisivo nei momenti clou. È il compito dei guantoni di un giocatore che, pur indossando la maglia 22, resta il numero uno sul terreno di gioco. Esplosività, reattività e padrone dell’area piccola. Con l’uscita di scena anzitempo a causa di un problema fisico, il club irpino ne ha risentito ed è consapevole di aver perso un profilo unico.
Il talismano dell’Avellino
Cinque presenze nelle otto giocate. Un portafortuna per Braglia. Fatta eccezione per la panchina nel successo contro la Casertana, Forte è stato uno dei protagonisti in tre vittorie e due pareggi dei Lupi. Eppure, nel 2-2 interno con la Turris, il calciatore è stato costretto ad alzare bandiera bianca ad inizio ripresa quando il punteggio vedeva i biancoverdi avanti di due reti. Risultati che, d’altra parte, hanno combaciato con le caratteristiche del ventinovenne. Il secondo Pasquale Pane ha dimostrato di essere un gradino sotto il collega, l’Avellino di conseguenza si è cautelato con l’acquisto di Riccardo Leoni che ha debuttato nell’1-1 del Marcello Torre di Pagani.
Il rientro
Braglia incrocia le dita e attende che l’estremo difensore rientri al più presto. Forte è un interprete cardine nella doppia fase degli irpini. Le cure mediche e fisioterapiche dello staff medico sono costanti per consentire al giocatore di riprendersi dall’infortunio al muscolo-aponeurotico, a livello del terzo prossimale del retto femorale destro. Le prossime settimane saranno decisive, con la speranza che i biancoverdi riescano nel rodaggio del comprimario.