9 Maggio 2024

De Laurentiis: “Non resisterò più a grandi offerte. Sokratis? Ci stiamo lavorando”

de laurentiis napoli

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:  “E’ un campionato falsato perché nessuno ha avuto la cultura dell’azione meditata. Si può fare questo campionato o non si può fare? Se io non posso stare a contatto come tifoso, non posso neanche fare uno sport di contatto. Si può far fare i tamponi a chi va allo stadio, esibendo il certificato all’ingresso. Le decisioni si riflettono sulla testa dei club. Noi siamo qui per spendere i soldi in nome di un Governo assente e impreparato, sia quello politico sia soprattutto quello calcistico? Tutti buttano il sasso e nascondono la mano.

Noi siamo la Lega, devo prendere coscienza che siamo degli irresponsabili, degli stupidoni. La UEFA deve fare il suo lavoro. Dovrebbero essere il nostro segretariato, invece si comportano come re e regina, FIFA e UEFA. Loro decidono. Adesso, se qualcuno sarà positivo al rientro dalle nazionali, quante cause irrinunciabili ci saranno contro la UEFA e la FIFA? Bisognerebbe chiedere molti danni. Non si mettono solo a rischio i campionati, si mette a rischio la vita. Questo è un gioco, ma anche un’industria. E’ inutile che la UEFA stabilisca il Fair Play Finanziario e poi ignora i diritti dei tifosi e delle società che li rappresentano”.

Su Osimhen:

“Tutte le qualità le ha, ma ha soprattutto una qualità importante: è giovanissimo, è un ventunenne che ha perso i genitori in tenerissima età. Ha perso la mamma all’età di due anni e ha perso anche il papà. E’ un ragazzo che è cresciuto in un Paese complicato. C’è un bellissimo racconto sulla Nigeria. Ci sono tre gironi nella Capitale, a Lagos. E’ incredibile lo stato sociale che c’è lì, sembra di tornare al Medioevo. Per cui il ragazzo ha sofferto tanto e ha imparato cos’è la dignità. Dimostra grande maturità, grande serenità, ma soprattutto una grande dignità”.

Sull’interesse per Sokratis:

“Ci stiamo lavorando, stiamo vedendo. Il mercato in uscita è tutta una risata. Nel mondo del calcio le palle si gonfiano a dismisura, sembra che tu stia parlando con delle persone che sembrano semplici ricattatori. Io ormai ci ho fatto il callo, ci nuoto in mezzo. Io sono abituato a nuotare in apnea. E’ anche molto divertente, perché quando li sento parlare faccio finta di prestarmi al gioco e con gli occhi accenno quasi un consenso, voglio vedere la sfacciataggine a cui si arriva (ride, ndr)”.

Su Allan all’Everton:

“Io ho seguito via mail, ma avevo il Cardinale Sepe ospite e mi sembrava maleducato seguire telefonicamente. Dovete chiedere a Giuntoli e Chiavelli. Ora devo andare a verificare se tutte le carte sono a posto. L’ultima volta che ho sentito il nostro avvocato Grassani mi sembrava che fosse tutto a posto, poi non se abbiano già firmato”.

Infine su Koulibaly e Milik, De Laurentiis ha dichiarato: “D’ora in poi quando ci saranno delle offerte importanti noi cederemo tutti, anche se stanno con noi da un anno. Ho capito che in questo Paese, che non garantisce nulla, e in quest’Europa, che un disfacimento totale, bisogna vivere alla giornata. E’ quello che ci richiedono. Noi faremo le nostre guerre e cercheremo di vincere sempre. Quando mi sono state offerte 110 milioni di sterline, sono stato scorretto a non cedere Koulibaly in Premier. Anche con Allan? “Quella è stata una mia protezione verso Ancelotti. Eravamo nel mercato di gennaio, io ero a Parigi quando mi telefonò l’agente di Allan e mi fece una proposta. Io gli dissi che mi dovevano chiamare i signori del PSG, ma poi non si è fatto vivo nessuno. Chiamai io Al-Khelaifi, gli chiesi se gli interessava veramente. Lui mi rispose che era da vedere, non ha mai parlato di 60 milioni, forse 40-45”.