Vincenzo Cangelosi
, allenatore della Casertana, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby contro l’Avellino: “È un derby, una partita sentita anche se c’è un rapporto di amicizia tra le due tifoserie. Dopo sette giornate mi aspetto un ulteriore passo avanti e una vittoria per dare una soddisfazione alla città e ai tifosi. Quando lo stadio è pieno è normale che ci sono stimoli maggiori, come è successo anche col Benevento. La squadra lo sa, questo genere di cornice sicuramente ti aiuta a fornire prestazioni migliori.
Mi aspetto un passo avanti perché dopo otto giornate mi aspetto qualcosa in più a livello di testa, nel senso di voglia di fare e di buttare il famoso cuore oltre l’ostacolo. Non possiamo sempre parlare dei tre giorni. È normale che non mi aspetto dei miglioramenti grandissimi dal punto di vista del gioco perché, se gioco ogni tre giorni, sono costretto a lavorare sulla singola partita e non posso pensare di lavorare nel lungo periodo. In sette partite, considerando tutte le problematiche, se abbiamo perso solo una volta non penso che sia un disastro.
Anche a me piace il 4-3-3, lo vorrei fare sempre e non abbandonarlo mai. Io devo fare delle valutazioni per cercare di dare più equilibrio possibile alla squadra e più sicurezze. Premesso che noi abbiamo iniziato la partita giocando 5-4-1, poi nel secondo tempo abbiamo giocato 5-3-2 e poi siamo passati a 4-3-3. Il problema è dell’intensità. Negli ultimi 20 minuti c’era una differenza di intensità notevole. Nel primo tempo, giocando 5-4-1, eravamo lunghissimi, giocavamo in 60 metri, e abbiamo sofferto. Nel secondo tempo abbiamo giocato, tra 5-3-2 e 4-3-3, in 29 metri. Carretta sostituito? L’ho cambiato perché ci allungava troppo. Tatticamente in quel momento mi serviva un calciatore che mi raccordasse il gioco. Avellino? È una squadra completa, che è costruita per vincere il campionato. Ha giocatori me buoni, adesso è arrivato anche un allenatore che fa dell’umiltà e della corsa la sua forza e la squadra questo penso che l’abbia già acquisito. Li ho visti giocare a Messina, per me non hanno fatto male e potevano tranquillamente vincere. Col Potenza, invece, mi hanno impressionato. Giocano con un 3-5-2 finto, perché poi alla fine è una specie di 3-4-3. Siamo qui per fare il meglio possibile, non partiamo battuti e cercheremo di vincere per dare una soddisfazione alla gente e alla proprietà. In questo momento del campionato è l’umiltà a fare la differenza. Juve Stabia e Picerno sono squadre che fanno dell’umiltà la loro forza. Vanno in campo, giocano e cercano di fare quello che sanno, anche se è semplice ma lo fanno bene”.