21 Maggio 2024

Bertotto: “Giugliano è il progetto che cercavo. Avellino? Ce la giocheremo a viso aperto”

giugliano, bertotto

Valerio Bertotto, allenatore del Giugliano, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Mattino. Di seguito uno stralcio: “La capacità dei ragazzi di esprimere l’idea di calcio che stiamo portando avanti; che ha nella ricerca della qualità, nell’organizzazione e nella volontà di determinare il corso delle partite le sue prerogative. Alleno il Giugliano da una quarantina di giorni e ho subito capito che questi ragazzi volevano tornare a essere artefici del proprio destino, lottare e non rassegnarsi a disputare un campionato mediocre. Ci siamo sintonizzati subito sulla stessa lunghezza d’onda. La partita a Benevento è un primo emblema del nostro percorso insieme. Una prestazione importante contro una delle candidate alla vittoria del campionato. Avremmo meritato di vincere.

Avellino? Riabbraccerò con grande piacere Michele prima della partita e spero di farlo anche dopo. Il mio Giugliano non deve temere nessuno e ad Avellino verrà a giocarsela a viso aperto. Al Partenio senza paura? Paura è un termine bandito per tutti, per me e i miei giocatori. Speculare non fa parte della mio modo di intendere il calcio. Il pullman davanti alla porta è inutile parcheggiarlo: a che serve se alla fine prendi un gol e perdi?

Sono stato fermo tre anni. Ogni giorno mi domandavo come fosse possibile. Senza presunzione, so di cosa parlo, il calcio è stato ed è la mia vita, ma alle volte ci sono dinamiche folli. Ho rifiutato proposte che ho ritenuto sarebbero stati svalutanti. Puntavo ad allenare all’estero e spero di farlo un giorno, ma a Giugliano ho capito che avrei trovato la realtà giusta. Con il direttore Amodio, il presidente Mazzamauro e la sua famiglia, persone di un raro spessore morale e umano, si è creata un’empatia istantanea. Giugliano è il progetto che cercavo”.