17 Maggio 2024

Benevento, sei sulla strada giusta. Al Tardini ottima prova del collettivo

Il Benevento torna dalla trasferta di Parma con una maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Il punto raccolto ieri al Tardini contro un Parma apparso per nulla trascendentale, non solo muove (in positivo) la classifica degli stregoni, ma dà maggior linfa ad un gruppo compatto e coeso, determinato a raggiungere quanto prima la salvezza.

Sembrano lontani i tempi in cui i giallorossi faticavano ad esprimersi contro uno Spezia che si presentò nel Sannio con la rosa decimanta e che nonostante ciò passeggiò senza troppi problemi sul cadavere di un Benevento impotente di fronte agli avversari.

Filippo Inzaghi ha fatto tesoro degli errori commessi nelle primissime partite di campionato andando a ridisegnare la propria squadra sia dal punto di vista tattico che mentale. Il tecnico piacentino, dalla gara di Firenze in poi, ha capito che per raggiungere la salvezza in massima serie c’è bisogno di un “Benevento operario” e non di un “Benevento di catalana fattura”. E i risultati si vedono. Alzi la mano chi alla vigilia del trittico Fiorentina – Juventus – Parma si aspettava di raccogliere 5 punti.

LE PAGELLE

Lorenzo Montipò: Il numero uno sannita è praticamente inoperoso per tutta la gara e parte del merito anche la sua. Nell’unica azione degna di nota degli emiliani è ottima la sua uscita bassa ai danni di Cornelius. Il Tardini è stato un ulteriore banco di crescita per il pipelet sannita. Voto: 6,5

Gaetano Letizia: E’ finalmente tornato il “Frecciarossa” che tutti si aspettavano. Grazie alle indicazioni del proprio mister “lo scugnizzo di Scampia” cura principalmente la fase difensiva e sembra essere rinato. Per 90′ annulla un certo Gervinho… scusate se è poco. Voto: 7

Kamil Glik: Il polacco sta tornando in forma e si vede, anche se pesa tantissimo l’errore commesso al 14′ e che per poco non permetteva a Gervinho di andare in rete. Lavoro di normale amministrazione per la restante parte del match. Voto: 6

Alessandro Tuia: Buona la prova offerta dal centrale scuola Lazio. Rimpiazzare Caldirola non è compito facile, ma ieri il romano è apparso in forma e sicuro di sè. Buon viatico per il futuro. Voto: 6,5

Federico Barba: L’ex clivense, come nella precedente partita contro la Juve, viene scelto per occupare l’out mancino della retroguardia giallorossa ed il classe ’93 risponde presente all’appuntamento. Voto: 6,5

Riccardo Improta: Ennesima prestazione importante per “Riccardino”. Il gol segnato al Franchi ha rinfrancato un ragazzo su cui troppo spesso sono piovute critiche ingiuste. Con dedizione e lavoro l’ex granata si è guadagnato la fiducia del proprio tecnico e anche la gara di Parma è la dimostrazione che in massima serie può dire la propria. Ottimo lavoro in fase di copertura rendendo la vita difficile a Karamoh e perfetto il suo lavoro in fase offensiva sfiorando anche il gol. Voto: 7

Artur Ionita: Finalmente una prova maiuscola per il moldavo, sicuramente la prestazione migliore da quando è arrivato nel Sannio. Con l’assenza di Schiattarella le chiavi del centrocampo sono affidate a lui e l’ex Cagliari non fa per nulla rimpiangere l’assenza del compagno. Vitale la sua chiusura al 70′ quando nega a Cornelius la gioia del gol. Voto: 7,5

Perparim Hetemaj: Ancora ottima la prestazione del finlandese. Con Improta è il classico esempio del calciatore-operaio a cui si faceva riferimento qualche riga più sopra. Cattivo quando c’è bisogno di essere cattivi, roccioso quando c’è bisogno di fermare le sgroppate di Gervinho, polemico quando c’è bisogno di essere polemici per rubare campo e secondi preziosi. La salvezza passa anche per questi episodi. Voto: 7,5

Gianluca Caprari: Dopo il rosso del Bentegodi sventolatogli in faccia dal Sig.Sacchi (ieri non proprio impeccabile) l’ex esterno del Pescara sembra essersi smarrito. Polemico, nervoso, ieri al Tardini il romano è apparso come un pesce fuori dall’acqua, incapace di entrare nei meccanismi e nelle manovre dei giallorossi. Eppure la classe c’è, come nel momento del cross al bacio disegnato per Lapadula e che solo il miglior Osorio riesce a sventare. Voto: 5

Roberto Insigne: Gara in chiaro scuro per il napoletano. Non riesce ad entrare in partita e a rendersi pericoloso; la giornata poteva prendere una piega diversa quando al 79′ il suo sinistro a giro per poco non fa piangere Liverani e i suoi. Voto: 5,5

Gianluca Lapadula: Ennesima gara di sofferenza per il peruviano che ha l’assoluta voglia di fare gol. Ottimi i tempi ed i movimenti (rivolgersi a Bruno Alves per conferma), pecc però di lucidità sotto la porta, non il massimo per un attaccante. Si rende pericoloso alla mezz’ora quando il suo tiro a giro termina non molto lontano dallo specchio della porta alla destra di Sepe. Lascia l’amaro in bocca l’azione che gli capita al 77′ quando da solo davanti al portiere ducale (seppur da posizione molto angolata) non veste i panni di Re Mida  e non trasforma in oro la palla gol capitatagli. Voto: 6

Filippo Inzaghi (Allenatore): E’ soddisfatto il tecnico degli stregoni e ne ha ben donde. Il suo Benevento dopo la triste prestazione contro la Spezia appare rinato ed il merito è tutto del bomber milanista. I sanniti appaiono come una squadra più accorta e meno arrembante rispetto alle prime uscite stagionali. I suoi calciatori lo seguono e l’importante blocco della cadetteria sta regalando ottimi risultati al piacentino. La strada verso la salvezza è ancora difficile e tortuosa da seguire, ma se questo è il Benevento delle prossime giornate, le aspettative possono essere più che rosee. Voto: 7