16 Maggio 2024

Avellino, Pazienza: “Secondo posto meritato. Su Sgarbi e Patierno…”

Pazienza

Michele Pazienza, allenatore dell’Avellino, è intervenuto nel corso di ‘Contatto Sport’ programma in onda su Primativvù: “C’è tanta gioia perché abbiamo raggiunto un traguardo importante che, seppur non valga la vittoria del campionato, dà quella spinta, quell’autostima, quella fiducia per arrivare ai playoff meglio rispetto ad una classifica e a un percorso diverso. Il risultato acquisito nell’ultima gara è meritato per quanto fatto dai ragazzi, sia nei momenti belli che in quelli difficili. A cosa si pensa in questa fase? Nella prima a rimodellare il programma che era già stato fatto, dobbiamo definire le date delle amichevoli. Bisognerà mantenere una condizione fisica accettabile e ricaricare le energie mentali. Poi, una volta iniziati i playoff, seguiremo l’andamento delle partite. Giorno di ripresa? Riprenderemo mercoledì, mentre il giorno di riposo previsto per domenica verrà spostato più avanti. 

Ho a disposizione una grandissima rosa. Domenica ho gestito solo Frascatore dei nove diffidati, perchè ritengo che in quel ruolo non ho la doppia chance. Paolo è l’unico difensore mancino, come braccetto, in squadra. Per il resto ho a disposizione la doppia soluzione e la qualità rimane la stessa, inoltre in avanti posso contare su caratteristiche diverse che mi danno la possibilità di cambiare il sistema di gioco e la strategia in base alla partita e all’andamento della gara. Le caratteristiche che stiamo mettendo a partita in corsa è vero che non le abbiamo da poche settimane, ma è altrettanto vero che a pieno regime avevamo solo Sgarbi. Russo veniva da un infortunio lunghissimo e lo abbiamo messo nelle condizioni migliori solo nell’ultimo mese, D’Ausilio è arrivato a gennaio e aveva bisogno di un periodo di adattamento al nostro gioco. Per scelta delle caratteristiche abbiamo utilizzato anche Varela, che sta per tornare, da mezzala. La scelta fatta con Taranto, Benevento e Crotone è una soluzione che possiamo adottare in corsa, ma non dall’inizio, soprattutto nei playoff perché serve maggiore equilibrio. 

Patierno? Ho la fortuna di avere in rosa calciatori forti quanto Patierno e ciò mi ha permesso di sostituirlo o di non rischiarlo in qualche occasione. Per caratteristiche, però, può durare novantacinque minuti. Sgarbi? Gli avversari hanno imparato a conoscere le sue caratteristiche e le sue capacità. Non va messo tutto il carico sulle sue spalle, così come è accaduto con Marconi e Patierno. Le responsabilità vanno distribuite e questo ci ha giovato”.