14 Maggio 2024

Ambrosino: “Higuain e Mertens i miei idoli. Sul gol in amichevole al ‘Maradona’…”

Ambrosino

È uno dei migliori talenti lanciati dal Napoli negli ultimi anni. Giuseppe Ambrosino, nonostante le grandi qualità e l’ottimo rendimento con la Nazionale under 20, tuttavia non è riuscito a ritagliarsi spazio con la maglia del Como. Il calciatore originario di Procida, sin qui, ha totalizzato soltanto trentotto minuti con i lariani. L’attaccante classe 2003 ha parlato di questo e non solo ai microfoni de La Provincia di Como:

Sei contento del tuo girone di andata?

Sono contento di essere a Como, qui è tutto bello. La città, i compagni… Tutto bene.

Sì, però la gente vorrebbe vederti più in campo.

Mi manca un po’ di minutaggio, ma evidentemente è colpa mia. Io lavoro per migliorare e convincere l’allenatore a darmi più spazio. Non so cosa voglia fare il Napoli ma io ho detto loro che a Como mi trovo benissimo.

Longo ha detto: Giuseppe deve imparare a lavorare anche in copertura.

Vero. Ci sto lavorando. Seguo i consigli del mister e cerco di dare quello che mi chiede.

Quando sei entrato a Palermo, in una manciata di minuti, due tocchi da campione e hai messo due compagni in condizione di battere a rete.

Quel giorno ce l’ho nel cuore perché è stato il mio esordio nei professionisti. Nel Napoli non ho mai giocato una gara ufficiale. L’esordio è una cosa importante, indimenticabile.

Poi Terni: il gol.

Porca miseria, non ho nemmeno potuto esultare perché non mi ero reso conto di aver fatto gol. Da dove ho calciato non si riusciva a capire se la palla fosse entrata. Però è stata una bella soddisfazione a… scoppio ritardato.

Italia Under 20 con due gol, il Napoli, il Como. L’azzurro nel destino.

Vero. Evidentemente è il mio colore. Anche nell’Under mi trovo bene con il mister e i compagni.

Possiamo dire che speri in un minutaggio più ampio?

Che lo spero, sì. Ma non altro. Voglio ciò che merito. Con il mister c’è un bel rapporto.

Hai scritto che il tuo gol al San Paolo nell’amichevole con la Juve Stabia non lo dimenticherai mai.

C’erano 50mila spettatori, quando ho segnato il boato mi ha rintronato, per tre minuti mi sono fischiate le orecchie.

I tuoi idoli?

Higuain e Mertens. Con quest’ultimo mi sono anche allenato.