18 Aprile 2024

Vigorito: “Carli idea che coltivo da tempo, spero di non ripetere gli errori passati. Vi spiego la scelta del direttore tecnico”

vigorito benevento

Oreste Vigorito, presidente del Benevento, è intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore tecnico, Marcello Carli:

“Ci tengo a ringraziare il direttore Carli per la disponibilità data. Siamo tornati a parlare una lingua che è la nostra. Questo tipo di comunicazione sarà utilizzata per tutta la stagione e non solo da me, impareremo anche da persone che hanno lavorato altrove negli ultimi anni. Mi auguro ci sia la massima collaborazione per cominciare, c’è uno spirito nuovo e facciamo tutti un esame degli errori commessi in passato. Diamo una mano a questa società, a questo pubblico e a questo direttore che ci ha messo la faccia e che mi auguro possa dare vita a un percorso bello e ricco di soddisfazioni. Scelta? Carli è un’idea che coltivo da un paio d’anni, ho sempre avuto la curiosità di conoscerlo dopo un’intervista in cui parla del suo impegno. Poi come al solito sono lento nel prendere decisioni. Ho detto che dobbiamo tornare ad essere una sana squadra provinciale.

L’euforia della Serie A è giustificata, ma l’arrembaggio al Benevento società solida ha causato una crepa. La nostra discesa è cominciata con la vittoria contro la Juve. Amo il calcio della Serie C perché è fatto ancora di valori e di ragazzi che sognano di intraprendere qualcosa di bello. Un giorno un uomo di calcio mi ha detto di prendere calciatori agli esordi e che non hanno soldi in banca. Sono uno dei responsabili di alcune scelte, ho smesso di fare il presidente negli ultimi tempi. Spero di non ripetere più gli errori di prima. Anche la stampa però deve dare un grosso contributo. Direttore tecnico? È una necessità che avanzo da anni, mettendo insieme i direttori della prima e della seconda squadra. Tutte le volte che è arrivato qualcuno, mi ha promesso che sarebbe andato nel settore giovanile, senza farlo. Carli ha dato la sua disponibilità anche in questo senso.

Allenatore? Dovremo sceglierlo quanto prima. La società è contenta di avere un professionista come cArli che lavora dieci ore al giorno per preparare le cose da fare. Carli avrebbe dovuto cominciare il primo luglio come da accordi, ma invece è qui a lavoro e non ha fatto richieste. La situazione allenatore va affrontata subito, l’allestimento della rosa toccherà al direttore d’intesa con il nuovo tecnico, parlandone anche con me. Settore giovanile? La guida resta a Palermo. Ci siamo qualificati ai playoff, difficilmente però superiamo il primo turno. Il Benevento spende per il vivaio più di tante squadre, ma non è l’unico motivo per il quale abbiamo chiesto al direttore di darci una mano. Ci fidiamo molto delle sue capacità.

Fondi? Non ho detto che non si può competere, ma che bisogna cambiare strategia. La presenza di oltre venti proprietà straniere dovrebbe far riflettere. Dobbiamo investire nell’animo originale del calcio. Non possiamo fare i miliardari sul calcio perché non è un investimento. Il calcio è comunità, partecipazione, solidarietà. Se non si cambiano le regole di un sistema calcio che si regge su leggi vecchie da 30 anni, la competizione non ci sarà mai. Non perché gli altri hanno più soldi, ma perché ci sono interessi diversi. A Perugia sono andato a prendere l’ultima umiliazione sportiva, era mio dovere. Riconosco a tutti il diritto di criticare, perché così ho il diritto di farlo anche io. Negli ultimi due anni sono venuto anche io un po’ meno come presidente. Carli mi sta facendo ritrovare il sorriso e la voglia di stare qua”.