19 Aprile 2024

Turris, Piedepalumbo: “In sei anni la crescita è stata continua. Sul futuro del club…”

Antonio Piedepalumbo, Amministratore Unico della Turris, ha voluto tracciare un bilancio di questi sei anni vissuti da dirigente del club corallino: “In questi sei anni c’è stata una crescita continua sotto gli aspetti calcistici ed anche sociali e non possiamo che esserne orgogliosi. Pensare che tutto è iniziato praticamente facendo una corsa contro il tempo in quanto prendemmo il club al buio ed a poche ore dalla scadenza dei termini per l’iscrizione in quanto la precedente società comunicò la volontà di non proseguire. Per noi fu un’incognita totale in quanto avevamo alle spalle solo un anno di settore giovanile. Quando siamo subentrati non c’era nulla mentre adesso la Turris può vantare, tra prima squadra e giovanili, ben 600 tesserati. Essere riusciti a dare solidità e continuità è una delle cose che più ci rende fieri da torresi prima e da dirigenti di questo club.

Lungo questo cammino, partito dal play out per non retrocedere in Eccellenza e culminato con la terza stagione in Lega Pro, abbiamo strutturato una società puntando anche sul settore giovanile. Oggi la nostra scuola calcio fa parte delle scuole calcio d’elite, un riconoscimento prestigioso che ci vede al pari di club di massima serie come Juve, Inter, Milan, Inter e tante altre. Nella nostra gestione – sottolinea l’Amministratore Unico del club – i giovani sono sempre stati un asset importante tanto che in prima squadra abbiamo visto all’opera ragazzi provenienti proprio dalla nostra canterà. Cito alcuni nomi come Esempio, Fabiano, Nocerino. Inoltre la crescita delle giovanili è coincisa anche con la promozione storica della Primavera che un anno fa ha centrato la storica promozione dalla Primavera 4 alla 3. Aggiungerei a questo anche l’Under 15 e 16 che si trovano ai play off nazionali. La crescita della struttura societaria è collimata anche con quella sul campo con la promozione in Lega Pro, un campionato che da queste parti mancava da quasi 20 anni e che ci ha visto, consentendoci di giocare contro compagini dal blasone indiscusso come Avellino, Bari, Catanzaro, Foggia, Catania, Palermo. La scorsa stagione ci siamo guadagnati il traguardo storico dei play off per la serie B con tanto di complimenti di Francesco Ghirelli, ex Presidente della Lega Pro, il quale dichiarò che giocavamo il miglior calcio della terza serie. Nel corso di questi anni abbiamo lanciato tanti calciatori che si sono poi dimostrati importanti in questa categoria”.

L’Amministratore Unico ha anche evidenziato l’importanza dello stadio Liguori e non solo: “L’Amerigo Liguori è da sempre la nostra casa. Colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione uscente per quanto fatto per lo stadio. Dal restyling interno alla certificazione obbligatoria del sintetico per l’iscrizione in Lega Pro, il sindaco Palomba ci ha sempre dato una mano. In tal senso ringrazio anche anche la società U.S. Avellino, nella persona del presidente D’Agostino, così come il primo cittadino Festa, i quali subito hanno dato disponibilità per il Partenio qualora non fossimo riusciti a garantire l’idoneità del Liguori. Oggi lo stadio vede un flusso quotidiano di circa 700 persone al giorno. Un numero importante per tutta la nostra città. Oggi la Turris è una realtà rispettata e riconosciuta in tutta Italia. Da dirigente ho l’onore di poter far parte del tavolo dei lavori della Lega Pro dopo l’elezione del nuovo Presidente Matteo Marani. Questo ruolo dà lustro alla nostra società e certifica la bontà del nostro gruppo di lavoro durante questi anni”.

Sul futuro della Turris, Piedepalumbo ha precisato: “Per quanto riguarda il futuro, il presidente Colantonio ha sempre detto che la Turris è un qualcosa che si prende in prestito ma resta un patrimonio della città. Noi l’abbiamo presa dal baratro per farla diventare un fiore all’occhiello della Lega Pro. Ai tifosi posso dire che, a prescindere da eventuali sviluppi societari, la Turris avrà una continuità sociale e sportiva come accaduto sulla falsariga delle ultime sei stagioni”