La partita Sampdoria–Juve Stabia non sarà come le altre per Fabio Quagliarella. L’ex attaccante, originario di Castellammare e tifoso delle vespe ma che in blucerchiato ha scritto pagine importanti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Secolo XIX:
“Non potrò essere allo stadio venerdì sera, ma la vedrò. Sono le due squadre di Serie B delle quali non mi perdo una partita. Le porte chiuse sono un dispiacere enorme, ci sarebbe stata una fantastica cornice di pubblico. Seguendo alcune pagine online della mia città (Castellammare), ho percepito la forte delusione dei tifosi. Per loro tornare a Marassi per affrontare la Samp era una data segnata sul calendario. Sono rimasto sorpreso dagli incidenti tra i tifosi genoani e doriani, dei vandalismi al Molo dell’amicizia. Ho sempre vissuto derby corretti, erano le partite più belle. Consigliavo a tutti i miei amici di venirle a vedere. Spero che le cose si sistemino. Juve Stabia? È partita benissimo, è una gran cosa mettere da subito fieno in cascina. Allenatore in gamba, Guido Pagliuca. La sua squadra ha una forte identità, grintosa ma fa un bel calcio e non è mai facile abbinare le due cose. Voler giocare la partita? Vorrei giocare ogni partita che vedo. Nella scorsa stagione mi sarebbe piaciuto restare alla Samp, non mi è stata data l’opportunità… l’ultima telefonata, di Legrottaglie: avevano un progetto di solo giovani. Ma poi se mandi via Gabbiadini e non rinnovi il mio contratto, e non per soldi, e prendi qualche “vecchietto”, facevi meglio a dire che non volevi più la vecchia guardia”.