Doveva essere una sfida da dentro o fuori per la Salernitana, si è trasformata in una serata drammatica all’Arechi. La gara contro la Sampdoria, valida per il ritorno dei playout, è stata sospesa definitivamente dopo una serie di disordini sugli spalti. Ora si attende la decisione del giudice sportivo, che con ogni probabilità assegnerà lo 0-3 a tavolino in favore dei liguri. Un verdetto che condanna la squadra granata alla retrocessione in Serie C.
La cronaca:
Avvio di gara ad alta intensità allo stadio Arechi, dove la Salernitana prova subito a sfruttare il calore del pubblico di casa. Ma è la Sampdoria a creare il primo pericolo: Sibilli ci prova dalla distanza e costringe Christensen a un intervento non impeccabile, poi Ruggeri è provvidenziale nell’evitare il corner. Al 16′ è ancora la formazione ospite a rendersi pericolosa, stavolta con Meulensteen, il cui destro viene neutralizzato da un reattivo Christensen. La risposta della Salernitana non si fa attendere: Soriano impegna Ghidotti con un mancino velenoso, ma l’estremo difensore doriano si fa trovare pronto. Al 23′ è ancora Ghidotti a dire di no, bloccando agevolmente il colpo di testa di Ferrari. Alla mezz’ora la Sampdoria ci riprova dalla distanza con Yepes, Christensen è attento e devia in angolo. Al 33′ la Salernitana trova il vantaggio con Ferrari, ma la rete viene cancellata dal VAR per un tocco di mano del difensore ex Sassuolo. Poco dopo, l’episodio che sblocca la gara: su un’azione confusa in area granata, un tocco di mano di un calciatore blucerchiato favorisce Coda, il quale da distanza ravvicinata batte Christensen. L’arbitro e il VAR giudicano regolare l’episodio. I granata cercano una reazione nel finale di tempo, ma la retroguardia ligure regge senza affanni. Si va al riposo con la Samp avanti di misura.
All’inizio del secondo tempo, mister Marino prova a dare una scossa alla sua Salernitana: fuori Ghiglione, dentro Tongya, con il passaggio al 4-2-3-1 nel tentativo di aumentare peso offensivo e imprevedibilità. Il cambio, però, non produce gli effetti sperati. Al 48’ è infatti la Sampdoria a colpire ancora: Christensen riesce a respingere la conclusione ravvicinata di Coda, ma sulla ribattuta Sibilli è il più lesto a insaccare il pallone del 2-0. I granata cercano una reazione, provando ad alzare ritmo e baricentro, ma la manovra è imprecisa e poco incisiva. La formazione blucerchiata si difende con ordine, chiudendo ogni linea di passaggio e impedendo agli uomini di Marino di creare veri pericoli. Al 60’ la gara viene sospesa per una prima volta a causa del lancio di fumogeni dalla curva sud. Dopo una breve interruzione, il gioco riprende, ma il clima resta incandescente. Pochi minuti più tardi, nuovi disordini sugli spalti: dalla curva partono seggiolini, lanciati in campo. A quel punto, la polizia in assetto antisommossa si colloca sotto il settore per contenere la situazione. Il direttore di gara, successivamente, decide di far rientrare le due squadre negli spogliatoi in attesa che le condizioni di sicurezza vengano ristabilite. Dopo una lunga pausa, la partita riprende ancora una volta, ma la situazione precipita nuovamente: appena il gioco riparte, esplodono altri petardi provenienti dalla stessa curva. A quel punto, non ci sono più le condizioni per proseguire. Il prefetto ordina la sospensione definitiva dell’incontro.
Il tabellino:
Salernitana (3-4-1-2): Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione (46′ Tongya), Amatucci, Hrustic, Corazza; Soriano (63′ Verde); Raimondo (63′ Simy), Cerri. Panchina: Sepe, Gentile, Bronn, Njoh, Reine-Adelaide, Guasone, Jaroszynski, Tello, Girelli. Allenatore: Pasquale Marino.
Sampdoria (3-5-2): Ghidotti; Riccio, Ferrari, Veroli; Venuti, Meulensteen, Yepes, Vieira, Depaoli; Coda, Sibilli. Panchina: Chiorra, Curto, Bellemo, Ricci, Akinsanmiro, Oudin, Bereszynski, Malanca, Ioannou, Benedetti, Sekulov, Abiuso. Allenatore: Alberico Evani.
Arbitro: Daniele Doveri della sezione di Roma 1
Marcatori: 37′ Coda (SAM), 48′ Sibilli (SAM)