La pesante sconfitta contro l’Inter e l’obbligo di riscattarsi al rientro all’Arechi in una gara che sembra apparire come l’ultima spiaggia. La Salernitana di Fabio Liverani torna in campo per affrontare il Monza, il tecnico granata presenta così la sfida in programma sabato pomeriggio:
“La squadra ha lavorato bene, abbiamo fatto una settimana piena e cercato di conoscerci meglio. C’è ancora qualche incognita, non abbiamo recuperato nessuno, anche se sono sulla buona strada. Ho avuto segnali positivi dal gruppo. Quando sono arrivato ho detto che ripartivamo da zero, la disponibilità e la volontà non devono mai mancare. Sta a me scegliere l’undici migliore senza sottovalutare il potenziale delle sostituzioni. La Salernitana ha bisogno di tutti. Fazio? Non ha recuperato pienamente, stesso discorso per Pirola e Pierozzi.
Contro l’Inter avevamo tre giocatori a disposizione in difesa, calciatori che non avevano mai giocato insieme. Ringrazio Boateng per la disponibilità, ha giocato senza allenarsi e alla terza partita ha avuto un problema. Oggi ci ritroviamo ancora con giocatori che non hanno mai giocato insieme. Se ci concentriamo sul sistema e sui numeri, sbagliamo strategia. Dobbiamo parlare di aggressività, fame, sacrificio e correre per il compagno. Dobbiamo avere qualcosa in più degli avversari sull’aspetto dei duelli individuali, mi interessa la voglia di sacrificarsi per i compagni.
I ragazzi hanno fatto una discreta settimana. Li ho visti vogliosi e attenti. Per me domani ci sarà un verdetto importante, il campo mi trasmetterà sensazioni definitive. La Salernitana non può permettersi di fare tabelle. Dobbiamo vincere e non possiamo fare altro. Ci sono 13 gare, possono sembrare poche ma per me è un terzo del campionato e non voglio sentire che i miei giocatori possano abdicare. Ci sono i punti in palio per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Monza? Credo che sia una partita fondamentale per riaccendere qualcosa che è spento. Dobbiamo provare a far punti ovunque, la vittoria è l’unica medicina. Non vincere mai mentalmente ti rende negativo. Un episodio positivo ci può far svoltare. Dia e Coulibaly? Sono a disposizione.
La decisione del ritiro anticipato è perchè il tempo è poco e stare insieme ci aiuta a conoscerci di più come persone. Voglio far capire al gruppo che persona sono. Ho delle idee, vado diretto e non faccio giri di parole. Voglio entrare nella testa e nel cuore. I ragazzi hanno recepito, c’è unione e ci confrontiamo. Tifosi? Dal primo giorno percepisco la passione verso questi colori. Loro sono sempre stati accanto alla squadra. Se domani sono 20mila, chissà cosa potrà accadere se dovessimo riaccendere la scintilla.
La squadra aveva delle difficoltà, vedevo scollamento interno e non c’era voglia di sacrificarsi per il compagno. Non voglio alibi né lamentele, se siamo a questo livello la colpa è di tutti. Se si retrocede è una sconfitta anche per chi gioca poco. Questo messaggio deve essere chiaro. Si può retrocedere nella vita, ma in modo dignitoso. Il calcio è crudele e stupendo, 13 partite sono tante e ci sono molti scontri diretti. Vediamo che succede domani, oggi dipende da noi. Il club non ci fa mancare niente, stesso discorso per il pubblico. Noi siamo in debito, il destino ci offre la possibilità di riscattarci”.