Dal momento difficile della Salernitana in campionato all’avvicendamento in panchina, passando anche per la questione legata ai diritti televisivi. Danilo Iervolino, presidente granata, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport:
“Non credevo potessero esserci tante variabili. Oggi abbiamo una squadra in zona retrocessione pur avendo investito molto e disponendo di ben dieci nazionali. Evidentemente c’è bisogno di altro. Soprattutto di serenità e personalità. Ma ce la metteremo tutta per uscire dalle secche in cui ci troviamo. Diritti tv? Abbiamo perso una grande opportunità per ammodernare il calcio italiano. È mancata una visione unitaria. Avremmo potuto effettuare una lotta efficace e radicale alla pirateria e fornire un servizio innovativo ai tifosi, coinvolgendoli in tutta l’attività. Inoltre avremmo potuto offrire prezzi calmierati ai tifosi e alle famiglie. Anche costruendo tutto ciò in un medio periodo attraverso una startup innovativa. La maggioranza dei club di Serie A non ha voluto osare. Avremmo potuto gestire le sorti del calcio con le nostre mani. Invece siamo nelle mani di altri per i prossimi 5 anni.
Classifica? Qualcosa in realtà l’abbiamo fatta. Tre anni consecutivi in Serie A non era mai successo nella storia calcistica di questa città. Abbiamo ottenuto risultati positivi giocando alla pari con grandi club. Tuttavia per una mentalità vincente occorre tempo. E qualche errore ci ha penalizzati. L’importante è non ripeterli. I nostri tifosi sono critici nei confronti di questa squadra anche perché consapevoli degli investimenti fatti dalla società e provano disagio a vedersi in basso in classifica. Constatare tante disattenzioni e vedere gente che non suda la maglia, è questo che la gente patisce e contesta. Non altro. Sousa? Nel calcio i rapporti personali debbono prescindere da quelli lavorativi che dipendono unicamente dai risultati. La nostra intesa sul piano umano resta intatta. Ma avrei voluto altri risultati. Un tecnico è il capo dei calciatori e quando le cose non vanno deve risponderne inevitabilmente lui. Inzaghi? Dobbiamo essere concentrati e credere nei nostri mezzi che non sono pochi. Se ritroveremo la condizione fisica e l’entusiasmo riusciremo a guarire. Inzaghi è un ottimista vincente. Tuttavia non ci faremo trovare impreparati sul mercato”.