Una lunga intervista di Guillermo Ochoa, portiere della Salernitana, sulle prime settimane in Italia. L’estremo difensore messicano si è raccontato ai microfoni del Corriere della Sera:
“Sconfitta contro l’Atalanta? Ne ho viste tante per abbattermi. Dispiace, certo. Ma il calcio è così. Quando cadi così male, ti rialzi e sei ancora più forte. Dopo aver perso 8-2 si può solo migliorare. Sono qui per giocare, voglio concentrarmi sull’obiettivo salvezza. La Serie A è un sogno. Qui sento la stessa passione della mia terra per il calcio, che è vissuto come una religione. Sto bene, di fisico e di testa. Per noi salvarci è come vincere lo scudetto. Nicola? Ama moltissimo Salerno e la Salernitana. Questo è il suo posto, accanto a noi. Abbiamo una partita dura contro il Napoli insieme a lui siamo più forti.
Serie A non più come il passato? Non sono d’accordo, adesso però ci sono altri campionati di alto livello, mentre prima c’eravate solo voi. I calciatori oggi hanno più scelte. Scuola italiana dei portieri in crisi? Sono i tempi che cambiano, il calcio si globalizza. L’Italia ha fortissimi: Donnarumma, Sirigu, Meret. E poi il più forte del mondo, Buffon. Gioco in porta per lui. Carriera? Il mio problema è stato uno solo: il passaporto. Fino a tre anni fa ero extracomunitario e difficilmente le grandi squadre prendono un extracomunitario in porta, preferiscono tenere il posto per un attaccante. Ma mi hanno sempre cercato. Prossimo Mondiale? È un obiettivo e un sogno, mi sento in forma e voglio provarci. Sarebbe un finale di carriera splendido”.