Luciano Spalletti

, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro l’Atalanta: “Domani i rischi sono tanti. L’Atalanta ha buoni giocatori che determinano un ottimo collettivo, ci vorrà la consapevolezza di essere forti anche se dalla trasferta ad Anfield siamo usciti con questa certezza. Servirà qualità e forza fisica, loro sono creati in maniera corretta e poi c’è Gasperini che è un veterano di quelli terribili. Sorteggio Champions League? Non vogliamo giocare partite più facili, noi vogliamo sfide difficili ed avere la forza per affrontarle.

Sosta mondiale? Si faranno valutazioni individuali. Non temiamo quel periodo, abbiamo una squadra sana, calciatori che sanno gestirsi e sanno mettere qualità professionale. Avevo timore della gara di Anfield, ma sono stati bravi i calciatori anche se negli ultimi minuti abbiamo concesso qualcosa per la tranquillità del risultato ormai acquisito. Bergamo è un test che somiglia molto a Liverpool, sarebbe la conferma dei passi in avanti importanti perché anche lì c’è stadio, squadra, struttura, gioco, tutte le componenti, ma sono tranquillo perché la squadra si è allenata anche ieri molto bene. Difesa? È una componente fondamentale per una squadra forte, ti dà il sostegno e la sostanza per metterci sopra la qualità e proporre un calcio offensivo. Anche quando lasciati da soli se la sanno cavare ma anche agli attaccanti viene chiesto il rientro, a campo aperto però devono trovarla da soli la situazione in difesa e abbiamo calciatori forti difensivamente e nell’uno contro uno. Kim dà continuamente prova di forza, velocità, qualità d’impostazione perché sta crescendo molto quando viene attaccato con forza. Noi siamo convinti di avere un reparto che può continuare così.

Vice Lobotka? Demme è forse quello più adatto anche se l’ho usato poco per l’infortunio e un po’ lo penalizza la forza fisica. Per far girare palla nello stretto e per le serpentine è quello più adatto. Ndombele gli mancava il ritmo gara e potrebbe  giocare come play. Anche Gaetano, se avesse possibilità di fare esperienza nel ruolo, potrebbe diventare importante. Crescita giocatori? Bisogna stare attenti a non peggiorarli (ride, ndr). Io non penso chi ha dato di più o di meno, bisogna prima farli giocare per raccogliere il massimo dai giocatori e poi di far funzionare il collettivo perché la mentalità deve essere rivolta al gruppo, quello dà la forza al gioco d’insieme”.