L’avventura di Mikael alla Salernitana è stata tutt’altro che memorabile. L’attaccante brasiliano, arrivato in Italia dopo una stagione positiva allo Sport Recife, non è riuscito a lasciare il segno nella squadra campana. Il suo passaggio in granata, infatti, si è concluso con un bilancio amaro: soltanto 80 minuti giocati e un’esperienza che il calciatore ha intenzione di archiviare per ripartire con rinnovate motivazioni. In un’intervista rilasciata a Ge.Globo, Mikael ha raccontato le difficoltà incontrate durante il suo periodo alla Salernitana: “La squadra era in una brutta situazione, ero già al 100% fisicamente, stavo molto bene. Ho ricevuto elogi da tutto lo staff tecnico, ma è stato il semplice fatto che l’allenatore non voleva schierarmi. Sappiamo come funziona il calcio. Sono anche gli allenatori che hanno un cattivo carattere. Mi hanno sempre promesso che avrei giocato e allo stesso tempo hanno fatto giocare atleti che avevano altri ruoli. Poco dopo ho scoperto che i calciatori che ha inserito erano tutti della stessa agenzia, quindi sappiamo come funziona, e poi ho scoperto perché non avevo giocato la stagione 2022 in Italia. Ancora una volta è arrivato qualcuno a cui fondamentalmente non piace il mio lavoro molto. Mi ha lasciato lì e reso molto difficile l’uscita dal club. Non avevo più la testa lì. In realtà la società non era più interessata, non dovevo esserci neanche io vista la situazione in cui mi trovavo. Quindi ho preferito prestare attenzione alla mia salute mentale. C’erano sempre club che mi cercavano, ma la Salernitana mi ha reso molto difficile partire”.