GuidoPagliuca
è intervenuto in conferenza stampa al termine della partita pareggiata contro il Monterosi. Queste le dichiarazioni del mister della Juve Stabia:
“Dobbiamo crescere e migliorare. Non la vediamo come una delusione all’interno dello spogliatoio, eravamo in vantaggio 2-0 e in quattro minuti abbiamo preso il 2-2, non è una cosa che succede tutte le domeniche. Dobbiamo capire che se non giochiamo in undici, si può fare fatica. La squadra è stata un po’ giocherellona, il calcio non te lo permette. La nostra forza è l’umiltà, il furore, le cose che diciamo di fare. Oggi siamo stati un po’ supponenti. Questa cosa ci deve far crescere, altrimenti ci priviamo di festeggiare una partita che stavamo vincendo 2-0 a quattro minuti dalla fine. Pensiamo una partita alla volta.
È il preludio al girone di ritorno. Un po’ l’abbiamo assaggiato a Crotone, oggi è il preludio alla seconda parte di stagione. Se non lo capiamo, faremo pochi punti. Questo è fuori discussione. Se capiamo questo, faremo il nostro campionato, pensando sempre di partita in partita, poi tireremo le somme. È un po’ giovane il sistema e oggi ci priva di festeggiare. Dalla gara di stasera dobbiamo prendere spunto per la crescita. I ragazzi hanno fatto sempre bene, oggi hanno fatto bene in sei o sette, gli altri non ci sono stati e l’abbiamo pagato. Ma questo non vuol dire che non hanno corso, è mancata la lucidità, così come il morso.
Ingenuità dovuta dalle pressioni per le vittorie delle inseguitrici? Deve essere una sfida per noi, dobbiamo migliorarci. Non dobbiamo pensare agli altri, ma concentrarci sul nostro lavoro e pedalare forte. Non dobbiamo più commettere questi errori. Bisogna giocare sempre in undici, tutti devono calarsi nella parte. Dobbiamo considerare il minutaggio, altrimenti Erradi lo toglievo, siamo la squadra più giovane e con un occhio al bilancio giustamente, però gli altri corrono. Se vinciamo 2-0 e poi giochiamo con qualche calciatore in meno, è normale che si fa fatica. I ragazzi sono splendidi, erano dispiaciuti nello spogliatoio. Dobbiamo capire che il morso è una qualità.
Vi faccio una domanda. Squadre che hanno delle idee chiare e spendono, non pensate che vincano l’85% delle partite di campionato? Se la Federazione decide di far giocare una squadra prima o dopo, non deve essere un problema per nessuno. Noi giochiamo senza pressioni, è una cosa normale che gli altri vincono. Cosa li guardiamo a fare? Quelle che sono sotto vinceranno le partite, dobbiamo essere bravi noi a giocare sempre in undici e con i cambi disponibili, sfruttando bene il minutaggio e i giovani. Fa parte della normalità, ma non guardiamo gli altri.
Parliamoci chiaro, era una partita difficile. Sapete perché? Per statistica, tre vittorie di fila non le abbiamo mai fatte e oggi era difficile. Però vinciamo 2-0, portiamola fino alla fine. Non concentriamoci sugli altri, pensiamo a noi. Non dobbiamo guardare cosa fanno gli avversari, altrimenti possono crearsi stati d’ansia. È normale che se tra due mesi saremo ancora in questa posizione, la pressione andrà gestita. Per arrivare a quel punto però servono leggerezza e piacere di giocare ora. Mosti? Ha fatto una buona gara. Siamo abituati a correre tantissimo, anche quando non abbiamo la palla. Non c’è soltanto la fase di possesso, dobbiamo inserire i nuovi nella mentalità di morso e chi è dentro lo spogliatoio deve vivere i nuovi arrivi come competizione”.