Guido Pagliuca, allenatore della Juve Stabia, ha presentato in conferenza stampa il match contro il Catanzaro: “È una partita difficile, contro una squadra forte, costruita bene, allenata molto bene da un allenatore che qui ha lasciato il segno. Quindi per noi è una partita importantissima quanto difficile. L’ultima partita, dove non abbiamo fatto bene, ci deve servire per portare la cattiveria che non c’è stata domenica sul campo domani. È normale che il desiderio di fare una cosa unica, una cosa grande per il nostro percorso, ci sia. Perché darebbe un valore inestimabile al nostro percorso e a tutto il mondo Stabia. Deve essere un desiderio grande, un desiderio che si deve vedere sul campo. Anche le scelte vanno in funzione di questo: chi vedo il fuoco dentro, chi vedo la fame negli occhi lo propongo. A chi – anche se ha fatto 38 partite – non vedo la fame negli occhi, non gioca. Questo perché è talmente bello quello che ci possiamo giocare, che dobbiamo arrivare alla fine avendo fatto il massimo per esserci giocati tutto. L’obiettivo è quello del percorso. Il focus è sul percorso, sulla crescita. Si parte con più o meno la solita squadra, con più o meno il solito obiettivo: quello sempre della sostenibilità societaria, come si fece lo scorso anno. Quest’anno abbiamo dato grande valore al minutaggio. E ci siamo trovati oggi ad aver valorizzato tanti di questi ragazzi giovani che sono all’interno della rosa. Ci troviamo a giocare qualcosa che è storia per Castellammare. Questo ci dà un entusiasmo, che – abbinato alla partita di sabato – ci deve dare anche un pochino di fuoco. Però non devo dare niente per scontato, come se fosse tutto normale quello che abbiamo fatto. In primis noi dello staff, io allenatore, noi dello staff, i giocatori, la società, l’ambiente: devono dar grande valore a questa cosa. E per il valore che ha, dobbiamo fare il massimo per centrare questa cosa, questa storia per Castellammare. Perché centrare i playoff – e questa è la prima volta che mi sentite dirlo – è storia. Ma non è il piazzamento che per noi conta. A noi conta entrare. Sappiamo che per entrare è difficilissimo, perché abbiamo tutte partite difficili. Questo è il nostro obiettivo. E proprio per questo non possiamo non tener conto di quanto è importante l’ambiente domani, la nostra gente, i nostri tifosi. Dal momento che questo percorso ci ha portato oggi a giocarci questa cosa grande, merito di tutti, mi farebbe piacere che domani tutte le persone che vengono allo stadio siano pronte, con la maglietta della Juve Stabia, pantaloncini e scarpette, a giocare. Perché è una partita dove abbiamo la necessità dell’aiuto di tutto il nostro mondo stabiese.
Noi ci siamo concentrati sul recuperare. Ci siamo concentrati sul capire quanto è importante, per le nostre ambizioni, centrare questa cosa bellissima. Ma anche quanto è importante per l’ambiente. Perché penso non mi sia mai successo, a Castellammare, di fare una cosa così. Quindi questa squadra ha la possibilità di entrare nella storia. Dico questo con la massima umiltà, perché le difficoltà sono immense. E quindi, ridare quell’entusiasmo a tutto il percorso che abbiamo fatto, pensando che abbiamo un’altra cosa davanti bellissima. Per quanto riguarda gli infortuni: Buglio lo abbiamo perso fino alla fine del campionato sicuramente. Poi vediamo nel prosieguo. Questo mi dispiace, perché è un ragazzo top. È un giocatore che ha dato tantissimo alla Juve Stabia. Se l’era meritato questo finale di campionato e spero che recuperi il prima possibile. Abbiamo recuperato Adorante. Ha fatto differenziato ieri, oggi si allena con la squadra, quindi vediamo se da subito, se in corsa, come utilizzarlo. Abbiamo recuperato anche Rocchetti. A parte Buglio, mi sembra squalificati non ne abbiamo, quindi siamo tutti. No, c’è da preservare niente. C’è da spendere tutto quello che si ha. Domani c’è da andare sul campo forti, addosso all’avversario, vincere contrasti, con il morso in canna. Domani è la partita più importante per noi. Ci serve grande agonismo, grande carattere, grande determinazione, per dimostrare quanto abbiamo chiaro quanto è importante questo momento per tutti noi. E quando dico “tutti noi” dico squadra, società, tifosi”.