Un destro. Preciso, sicuro e imparabile. Che lascia di sasso Szczesny e materializza l’immaginabile. C’è la firma di Gaetano Letizia nella grande prova corale del Benevento nell’anticipo contro la Juventus. La Strega reagisce allo svantaggio, replica con l’assolo del terzino e tiene a bada una Vecchia Signora ormai indecifrabile. Allo stadio Vigorito si concretizza una delle favole più belle. Quelle malinconiche e, allo stesso tempo, oniriche. Nella settimana tinta d’azzurro, nel ricordo dell’immenso Diego, il sigillo contro la storica antagonista dei partenopei non poteva non portare il nome di un figlio del Vesuvio.
Ed ecco che, con decisione e coscienza, il laterale si coordina e – sul finire della prima frazione – colleziona la rete che frena i bianconeri. Certo, la formazione piemontese è apparsa lontana parente di quella apprezzata nell’ultima decade. Tuttavia, la consapevolezza e l’unità d’intenti dello spogliatoio giallorosso hanno concesso una nuova gioia all’intero Sannio. Gli interpreti di Pippo Inzaghi hanno dimostrato carattere, qualità importanti per una neo-promossa e spirito di sacrificio. Nel resistere alle fiammate offensive di un avversario più rodato e di uscire dal guscio quando si sono create le opportunità.
E poi la dedica di Gaetano. Nei giorni più duri, a tratti anche cupi, che hanno caratterizzato gli umori partenopei. Il pensiero è rivolto tutto a Maradona, quell’uomo che ha fatto sognare Napoli e i napoletani: “Non sono nessuno per decidere, ma a mio avviso il numero 10 dev’essere cancellato dalla storia del calcio. Questo goal lo voglio dedicare al mio idolo, Diego. E, è stato e sarà sempre il più grande calciatore di tutti i tempi”. Per chiudere, il segno del riscatto di Scampia. Quel quartiere spesso bistrattato e ingiuriato. Il cerchio di Letizia si chiude con la marcatura siglata alla Juventus. La gavetta di chi è partito dal basso e si appresta a guidare il Benevento alla salvezza.