Valerio Bertotto, allenatore del Giugliano, è intervenuto in conferenza stampa a poche ore dalla sfida contro il Catania, valida per il primo turno dei playoff di Serie C:
“Sono davvero soddisfatto e felice di aver avuto l’opportunità di guidare un gruppo di ragazzi straordinari. È un piacere condividere questo traguardo con il mio staff, che voglio ringraziare di cuore. Avrei voluto che fossero qui con noi, ma sono certo che avremo presto altre occasioni per farlo. Un grande grazie ai ragazzi, che non hanno mai mollato e che hanno sempre dimostrato grande professionalità. Sono orgoglioso di aver reso felice la proprietà. Il risultato ottenuto non è affatto scontato, e lo voglio sottolineare. Spesso si tendono a dare per scontate cose che invece richiedono un grande impegno. Chi si lascia andare alla presunzione rischia di perdere di vista l’importanza di rimanere con i piedi per terra. Con un lavoro serio e costante impegno, possiamo davvero puntare a raggiungere obiettivi ambiziosi. A volte, anche chi ha più risorse o strutture più solide può fallire, ma questo non significa che non abbia fatto tutto il possibile. Le circostanze, la stagione o il momento giusto possono fare la differenza. Noi ci siamo riusciti. e per questo mi godo ogni secondo di questo momento, così come l’anno scorso, condividendolo con tutte le persone con cui collaboro ogni giorno.
Parto da questo presupposto perché, dall’altra parte, ci sono stato tante volte: si gioca sempre 11 contro 11. Il contorno è importante, è l’essenza del calcio. E, se ci penso, mi viene da dire: ‘Finalmente!’. Da quello che leggo, avremo la possibilità di giocare in uno stadio con un pubblico numeroso. Un tifo che genera passione, e per me, che lavoro nel calcio da una vita, questo non può che scatenare una passione ancora più grande. Questa passione va canalizzata nel giusto spirito, perché sappiamo che la squadra avversaria darà tutto per vincere. Mi auguro che anche noi avremo il nostro pubblico, non so in quanti, ma non importa. Quel che conta è il piacere di poter condividere con loro questo ulteriore passo nella crescita della società. È un momento enorme per tutti noi, e i ragazzi lo sanno: possono stare tranquilli. Dobbiamo vincere, ma noi lavoriamo sempre per vincere. Questo fa parte del nostro modo di pensare, quindi siamo tutti ottimisti e orientati verso l’obiettivo.
Abbiamo raggiunto l’obiettivo. I punti che abbiamo ottenuto ci hanno permesso di arrivare lì, poi possiamo discutere su tutto, riflettere su quei punti persi qua e là durante l’anno, in un girone che è stato davvero impegnativo. Sono felice per quello che abbiamo fatto, ma ora vogliamo migliorare. È necessario alzare l’asticella, certo, ma questo è un discorso che faremo in vista del prossimo anno. Paragonare questa situazione con l’anno scorso? È completamente diverso, sotto ogni punto di vista. La squadra, a parte qualche elemento, è cambiata in modo sostanziale. Le dinamiche sono cambiate radicalmente, e il percorso è stato diverso in tutto e per tutto. Vedo una squadra che ha voglia, che è convinta, che è serena. Come ci siamo detti, mi auguro che questa serenità e spensieratezza, che derivano dalla consapevolezza di avere contenuti e una condizione importante, ci permettano di affrontare questa partita con la massima determinazione. L’obiettivo è alla nostra portata, senza nulla togliere ai nostri avversari, che sono sicuramente forti. Però noi non andiamo lì per fare una passeggiata. Sono certo che la partita verrà giocata nel migliore dei modi, con la ferocia giusta e la volontà che ci vuole. Come finirà, non lo so, ma spero che vada esattamente come la voglio io.
Assenti? Ci sono gli squalificati Padula e Peluso, non avremo Masala. Poi gli altri sono convocati. Catania? Siamo felici di questo, perché ci offre la possibilità di confrontarci con giocatori di livello e su un palcoscenico importante. Credo che per i ragazzi sia una motivazione in più, una spinta significativa che li stimola a dare il massimo, soprattutto rispetto a quanto fatto fino ad ora. Siamo davvero entusiasti di questa opportunità. La mia squadra ha sempre dimostrato grande voglia. A volte, però, non ci siamo riusciti, a causa di alcune lacune che abbiamo palesato. Come è stato giustamente detto all’inizio della stagione, e anche dai vertici, questo è un percorso e bisogna saper accettare anche i momenti di difficoltà di alcuni ragazzi, che possono invece rappresentare un’opportunità per crescere. Stanno pagando un po’ in questo momento, così come il fatto di crederci sempre, che talvolta entra in contrasto con alcune cose che ho sentito nelle ultime settimane a Giugliano. Sono state fatte alcune affermazioni abbastanza gravi, che mortificano una squadra, un allenatore e una società che lavorano seriamente. Questa situazione, francamente, mi dispiace: la nostra proprietà e il nostro presidente sono persone perbene, serie e che si circondano di persone altrettanto serie. Queste sono persone che fanno il loro lavoro con serietà. Quando si mettono in giro frasi o parole così gravi, penalizzano una città, chi sta facendo bene il proprio lavoro e, soprattutto, mortificano quei tifosi che vogliono davvero bene alla maglia. Probabilmente, qualcuno dovrebbe rivedere e correggere il tiro.
Parole del direttore Fracchiolla? Il direttore ha fatto ciò che riteneva giusto, probabilmente per dare uno stimolo alla squadra. Credo che sia il primo a essere consapevole del fatto che questa squadra non è mai andata in gita e tantomeno sarebbe andata a Catania per fare una passeggiata. I complimenti? Ai ragazzi glieli faccio, glieli ho fatti e continuerò a farli, perché vivo con questa squadra ogni giorno. Conosco il loro valore, le loro problematiche, le loro incertezze e le loro certezze. So quanto valgono. E proprio per questo, sono anche il primo a essere critico nei loro confronti. Li stimolo, cerco di tirar fuori il meglio di loro, perché lavoriamo per migliorare ogni aspetto, per correggere ciò che non va e affinare ciò che invece va bene. Però, bisogna riconoscere che hanno fatto tanto. Conosco il calcio, l’ho fatto tutta la vita e continuerò a farlo. So cosa significa fare quello che hanno fatto i ragazzi, quindi i complimenti li farò sempre”.