24 Aprile 2024

Ghirelli: “Senza pubblico, muore la passione. Difendiamo il patrimonio della C”

ghirelli

Si è concluso il Consiglio Federale a Roma. Tra gli alti vertici sportivi, largo spazio è stato dato a Francesco Ghirelli, presidente della Serie C. Tante le tematiche trattate per la nuova stagione sportiva. Dalla ripartenza dei campionati – il 19 settembre la A, il 26 la B e le altre serie dal 27 – a una procedura per ridurre il dissesto economico. E proprio il numero uno della Lega Pro ha precisato alla stampa i punti toccati: “Oggi sono stati affrontati alcuni argomenti molto significativi per la Serie C. Innanzitutto è da evidenziare il risultato estremamente positivo dei 60 club iscritti per il prossimo campionato. Purtroppo sarà necessario attendere l’esito della sentenza della giustizia sportiva sulla partita del campionato di Serie D 2018-19 tra Bitonto e Picerno per avere un quadro chiaro della situazione”.

Ghirelli espone gli altri punti trattati

Sul protocollo sanitario, Ghirelli ha dichiarato: “Abbiamo sollevato al Consiglio Federale il problema dell’attuazione del protocollo sanitario. Ho ribadito che così come ora è strutturato rappresenta un costo per i club insopportabile e comporta problemi gestionali davvero gravosi. Riteniamo fondamentale e primaria la tutela della salute. Abbiamo un rispetto assoluto per il monitoraggio della situazione epidemiologica. Così come la Commissione Medica Federale ha proposto al CTS, pensiamo che almeno i giorni di distanziamento per effettuare gli esami previsti dal protocollo potrebbero essere maggiori”.

Infine, una battuta sull’apertura degli stadi e sulla situazione economica delle società: “Altro tema per noi vitale sono gli stadi. Senza la presenza del pubblico sugli spalti muore la passione ed è un disastro economico. Occorrerebbe almeno avere la possibilità di riaprire agli abbonati. In tal caso vi sarebbe una presenza contingentata ed i controlli sarebbero certi. Infine il tema centrale delle sponsorizzazioni sulle maglie. Abbiamo chiesto ed ottenuto l’apposizione di due nuovi sponsor commerciali ed un altro istituzionale. Dobbiamo fare di tutto per ampliare le possibilità di finanziamento per le società. La crisi è pesante e il rischio di crac dei club è troppo alto. La misura del Credito di imposta può favorire l’arrivo di nuovi sponsor. Noi siamo in campo per difendere il patrimonio del calcio della Serie C. I nostri 60 club, e ci batteremo per la loro sopravvivenza in ogni modo”.